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Renzi difende i genitori: "Orgoglioso di loro"

"Fiducia nei giudici". E sul palco firma querele

Davide Di Santo
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"Sono orgoglioso e fiero dei miei genitori . Non ho niente di cui vergognarmi perché conosco i fatti". Matteo Renzi a Torino per la presentazione del suo libro "Un'altra strada" è tornato sulla vicenda giudiziaria dei suoi genitori, agli arresti domiciliari con l'accusa di bancarotta. "Non mi sentirete mai dire una sola parola contro la giustizia italian - ha detto al Lingotto - noi non scappiamo dall'aula, come fanno altri, noi chiediamo di andare in quell'aula e lì vedremo chi ha ragione e chi ha torto". "Noi non abbiamo mai parlato di giustizia a orologeria - ha detto- abbiamo solo fatto notare che l'esecuzione di un certo provvedimento è arrivato un'ora e mezza prima del voto su Salvini. Ma questa non è giustizia a orologeria, è un dato di fatto". "Io non ho mai detto una parola contro i giudici - ha aggiunto - ho sempre rispettato le sentenze. Dopodiché io penso che la storia nei prossimi anni racconterà che è davvero casuale il fatto che per anni si è costruita una fitta ragnatela di indagini nei confronti dell'allora presidente del Consiglio e della sua famiglia. Di fronte a questo noi diciamo solo una parola: fiducia nella magistratura". "Non riesco a vivere in tranquillità dal punto di vista personale - ha detto ancora Renzi -perché se c'è una cosa che non puoi accettare è che i tuoi genitori soffrano per colpa tua" "Qualcuno si aspettava da me parole di rabbia. In tanti speravano in un mio fallo di reazione. Vi dico: Non perdete tempo con il rancore. Gli ex amici che sono scesi dal carro non meritano neanche la vostra stima, riservate loro una genuina indifferenza". Così Matteo Renzi parlando a Torino per presentare il suo libro. L'ex premier ha aggiunto che "gli avversari politici non hanno noi come rivali, hanno la realtà. I 5 Stelle stanno già implodendo, la prossima implosione toccherà alla Lega: non pensate che questo gigante dai piedi di argilla possa tornare al nord se dice no alla Tav. Fanno da soli non hanno bisogno della nostra rabbia". "Quando toccherà a noi non penseremo a vendicarci - ha esortato Renzi - Non sta nel nostro dna. Anche perché ci lasceranno un paese nelle macerie come 5 anni fa e toccherà a noi ancora una volta portarlo fuori dal fango". L'ex premier non manca di attaccare la maggioranza al governo. "È in nome di un vergognoso voto di scambio che Matteo Salvini sta mollando sulla Tav - ha detto- perché è stato salvato dal processo da parte dei 5 stelle. L'accordo che hanno fatto è sulla pelle dei cittadini italiani di questo territorio". Renzi ha scelto Torino per firmare la prima delle querele e delle azioni civili che nei giorni scorsi aveva promesso di presentare il 22 di febbraio. E lo fa in occasione della presentazione del suo libro nella Sala Gialla del Lingotto dove alla platea annuncia che la prima che firma è per Marco Travaglio. 

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