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La retromarcia di Di Maio sulla Francia. Invito riparatore all'ambasciatore di Macron

Carlantonio Solimene
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Luigi Di Maio prova a rimediare agli errori compiuti nella fase di avvicinamento alla campagna elettorale per l'Abruzzo. Complice il ritorno in Italia di Alessandro Di Battista, infatti, il vicepremier aveva sposato una strategia di comunicazione più provocatoria che, tra le altre cose, lo aveva portato a uno scontro frontale con la Francia. Emmanuel Macron, infatti, aveva ordinato il ritiro dell'ambasciatore francese a Roma dopo che Di Maio si era recato oltralpe per incontrare alcuni tra gli esponenti più controversi del movimento dei gilet gialli. Ora, dopo aver verificato il mancato funzionamento della strategia che, anzi, in termini elettorali è costata la batosta abruzzese, il ministro del Lavoro prova a recuperare un profilo più moderato passando anche per un invito "riparatore" all'ambasciatore francese tornato una settimana fa in Italia grazie all'opera di mediazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Luigi Di Maio ha incontrato oggi Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia". Così recita una nota di Palazzo Chigi. "È stata ribadita la volontà di lavorare su tutte le tematiche nel quadro del rispetto reciproco e della volontà di cooperare. Quest'incontro ha permesso di affrontare tutta una serie di tematiche europee e bilaterali sulle quali la Francia e l'Italia hanno grandi convergenze, come il sostegno alla crescita e il rafforzamento della politica industriale. Hanno anche affrontato il tema delle cooperazioni industriali in corso, specie in materia d'innovazione", viene spiegato. Nella nota diffusa dall'ambasciata francese, invece, viene sottolineato come l'invito sia partito da un Di Maio evidentemente desideroso di rimediare all'incidente diplomatico. "L' ambasciatore francese a Roma, Christian Masset, ha incontrato questa mattina Luigi Di Maio, vice premier e ministro per lo Sviluppo economico, dietro invito di quest'ultimo, ad una settimana dal rientro in Italia del diplomatico richiamato a Parigi dopo l'incontro tra il leader del M5s ed i gilet gialli. L' ambasciatore ha ricordato la volontà della Francia di lavorare con l'Italia su tutte le tematiche nel quadro del rispetto reciproco e della volontà di cooperare". Caustico il commento dell'opposizione: «Di Maio è andato a Canossa con la cenere sulla testa. Prima strillano poi si accodano» ironizza Francesco Giro, senatore di Forza Italia.

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