Sapar manifesta a Montecitorio: "A rischio 150mila posti di lavoro"
In piazza i gestori di apparecchi per l'intrattenimento
Oggi dalle 14 una delegazione di Sapar, servizi e apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative è a piazza Montecitorio per manifestare contro le nuove disposizioni del decreto dignità con cui il Governo rischia di far perdere il lavoro a 150.000 persone. “Dalle ultime dichiarazioni del Ministro Luigi di Maio ci siamo resi conto che non a tutti è chiaro chi rappresenta l'esercito Sapar: 5000 piccole e medie imprese del settore con oltre 150.000 dipendenti. – dichiara il Presidente Sapar Domenico Distante - Noi siamo una fetta significativa di piccole e medie imprese di gestione degli apparecchi di intrattenimento, di baristi, di tabaccai, di sale giochi e di agenzie di scommesse che seguendo iter formativi importanti hanno messo impegno e risorse nel settore. Portiamo alla casse erariali un indotto di oltre 5 miliardi di euro. Siamo la parte buona e pulita di un settore troppo spesso mortificato e bistrattato. Il governo si vanta di aver aumentato le tasse ai concessionari, in realtà gli unici colpiti siamo noi piccoli gestori, peraltro già penalizzati da una fiscalità pesantissima e da norme che sono applicate in modo disomogeneo a livello territoriale. Tutte le misure adottate da questo governo hanno inferto un duro colpo al nostro settore, lasciando inspiegabilmente fuori i ‘gratta e vinci'”. Da mesi Sapar chiede, inascoltata, un incontro con il Ministro di Maio per chiarire la propria posizione e per vedere riconosciuto il ruolo giuridico del gestore, il suo diritto al passaggio dei propri apparecchi da un concessionario all'altro e una tassazione sul margine.