Attacco alla privacy
Grande Fratello di cittadinanza: così lo Stato ti entra in tasca
Controllare le spese dei percettori del reddito di cittadinanza, permettere che i loro certificati Isee siano trattati dai Caf e, in ultimo, «regalare» a terzi i dati dei destinatari del sussidio attraverso la piattaforma on line messa a punto dal ministero del Lavoro, costituisce un insieme di «rilevanti criticità» nella doverosa tutela della privacy. E il contenuto della durissima memoria depositata dal Garante per la protezione dei dati personali consegnata alla commissione Lavoro del Senato, dove in questi giorni sono in corso le audizioni delle varie categorie e degli enti in qualche modo interessati dal decreto legge che istituisce il reddito di cittadinanza. Una relazione che boccia in più parti il provvedimento bandiera del governo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI