da arrossire
Di Maio, tragica gaffe. Senti cosa dice della democrazia francese...
Luigi Di Maio, Ministro del Lavoro e Vicepremier, incontra i gillet gialli francesi, la Francia ritira l’ambasciatore e per ricucire i rapporti scrive una lettera aperta a “Le Monde” in cui spiega le ragioni della visita (che ovviamente non hanno nulla a che fare con le prossime elezioni europee). Fin qui prassi discutibile, ma trattandosi del governo del cambiamento è legittimo aspettarsi un nuovo modo di concepire i rapporti diplomatici. Tuttavia, la storia non sempre può essere oggetto di revisione, non lo è ad esempio quando si tratta della Rivoluzione francese e della presa della Bastiglia datata 14 luglio 1789. Ma per Luigi di Maio non è così visto che nella lettera pubblicata nero su bianco sul sito di “Le Monde”, il vice Presidente del Consiglio italiano considera la Francia "paese amico punto di riferimento con la sua tradizione democratica millenaria”. Millenaria! E quei birbanti e irriverenti discendenti di Asterix mica gliel’hanno corretto. Hanno voluto che si sapesse. Altro che popolo amico. Fetentoni con baguette ed erre moscia. Così lo storico scivolone ha superato le Alpi e i social italiani sono andati a nozze ricordando anche i magnifici precedenti di Di Maio: Pinochet dittatore del Venezuela e il corpo umano fatto di acqua al 90%. Sulla lettera si sono espressi non solo gli avversari politici come Ivan Scalfarotto: “Secondo Luigi Di Maio, la Francia ha una tradizione democratica millenaria. E come no: da quella volta che i Capetingi vinsero le elezioni con i Carolingi” e il PD di Cava Manara: “Tradizione MILLENARIA??? Sig. Preside del Liceo di #pomigliano del Ministro #DiMaio, piuttosto che minacciare i tuoi studenti in caso di Manifestazioni, non potevi trattenerlo!? Perché c è un evidente falla nel vostro percorso formativo scolastico...”, ma anche gente comune: “Non solo non ha studiato, ma non ha nemmeno guardato Lady Oscar”, “Non è ignoranza mancano le basi”, “Eddai Giggì, ma secondo te la Rivoluzione Francese risale agli antichi egizi?”, “Bei tempi quando dovevamo vergognarci dell’abbronzato dato a Obama”, “Me li immagino alla Totò e Peppino.. scrivi centenaria.. va beh millenaria fai vedere che abbondiamo…”. Per Mattia Feltri: “Come ministro ho sempre guardato alla tradizione democratica millenaria della Francia": così Di Maio a Le Monde. Così tutti i francesi adesso sanno che razza di somaro abbiamo per vicepremier. #RivoluzioneFrancese #millenaria”. L’account di satira “Dio” ha commentato: “Di Maio scrive che la Francia ha una tradizione democratica millenaria. Nessuno mi aveva mai promosso così bene il Sacro Romano Impero.#ItaliaFrancia” e così pure l’account parodia di Rocco Casalino: “+ + Comunicato Ufficiale + +. Il Vicepremier Di Maio riferendosi alla tradizione democratica della #Francia, l'ha definita "millenaria" venendo tratto in errore dall'età della consorte di #Macron. Confermando la nostra totale apertura per il dialogo, cordialmente #vivelamerd”. Per Luca Bizzarri: “Ma santa pazienza, ma è chiaro che poi noi rimaniamo a casa. Ma non dico un amico, uno PAGATO che gli dica “Guarda che questa è una fesseria”. Ma non ce l’hanno?”, mentre per il profilo La manina: “#DiMaio nella lettera a Le Monde definisce "millenaria" la tradizione democratica della Francia. Ma infatti tutti ricordano la famosa frase di Giulio Cesare nel "De Bello Gallico": "a democratici, ve ne volete anná!". E la brutta giornata di Luigi Di Maio non è finita qui perché sulla sua pagina Facebook oltre ad aver postato il testo della missiva, ha pubblicato anche un altro post: “Oggi #MaratonAbruzzo per Sara Marcozzi presidente dell'Abruzzo! Adesso montagna e tra qualche ora mare! Che terra meravigliosa! Ci vuole più turismo! Oggi ci vogliono 5 6 ore per arrivare da Roma a Pescara. Facciamola qui l'alta velocità anziché spendere miliardi per un buco”. Peccato che il regionale veloce ci impieghi 3 ore e 22 minuti (orario sul sito di Trenitalia) come gli hanno fatto notare gli italiani negli oltre 1300 commenti al post.