Ora litigano sul dossier Tav ai francesi
Salvini infuriato per l'analisi costi-benefici data prima a Parigi
Nuove scintille tra Lega e M5S sul Tav. A spaccare la maggioranza è sempre l'analisi costi-benefici, che Matteo Salvini non ha ancora avuto, e proprio non manda giù il fatto che sia stata consegnata alla Francia e alla Commissione Ue. «Perché dei numeri che riguardano il futuro degli italiani sono conosciuti prima a Parigi che a Roma? Io non ho visto nemmeno una pagina», tuona il leader del Carroccio. Che lancia l'ennesimo avvertimento agli alleati del Movimento 5 Stelle: «Sulle grandi opere pubbliche l'Italia deve andare avanti, non bloccare e tornare indietro». Il Mit assicura che saranno di dominio pubblico «entro la prossima settimana», ma questo non basta a placare gli animi. Le prese di posizione del ministro dell'Interno, infatti, continuano a rimbalzare sul muro pentastellato. «Stia tranquillo il collega vicepremier, perché nemmeno io ho letto ancora l'analisi costi-benefici», replica Luigi Di Maio. Che restituisce il colpo di fioretto al soci o di governo: «Io la mattina mi sveglio e penso a come collegare gli italiani con gli altri italiani, non a sto buco». Usa l'ironia, invece, Danilo Toninelli: «L'analisi l'abbiamo inviata alla Francia perché rientra in un trattato internazionale, ma una volta consegnata a Bruxelles, la darò anche a Di Maio e Salvini. Matteo deve avere ancora un po' di pazienza - scherza il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti - quando sarà il momento gliela porterò io personalmente in busta chiusa». Intanto, filtrano le prime indiscrezioni sul documento... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI