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Sorpresa a Matteo, un corazziere di colore

All'evento del giorno della memoria in servizio il carabiniere brasiliano. Retroscenisti a caccia della vendetta di Mattarella. Ma è una coincidenza

Manuel Fondato
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La circostanza e soprattutto la coincidenza erano troppo particolari: Matteo Salvini accolto al Quirinale, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della memoria contro il razzismo, da un corazziere di colore. E infatti per tutta la giornata l'ironia sui social si è sprecata, con i retroscenisti scatenati a indagare per capire se ci fosse una «manina» dietro quella che, inevitabilmente, può sembrare una beffa per il ministro degli Interni. «Il personaggio giusto al posto e al momento giusto» hanno commentato molti dei presenti dandosi di gomito, ridacchiando e parlando addirittura di una beffarda «vendetta» del presidente Mattarella. Naturalmente sarà stata una pura coincidenza, considerando anche la serietà delle turnazioni dell'Arma dei Carabinieri cui i Corazzieri appartengono, però a molti piace pensare che sia così e la foto di questo ragazzo altissimo (come da ferreo regolamento del corpo), maestoso e impeccabile nella sua uniforme, è diventata immediatamente un simbolo. In realtà ancora si fatica a percepire con naturalezza, nonostante non manchino i precedenti, un italiano con la pelle nera e fa sensazione, invece di essere la cosa più naturale del mondo, come ad esempio in Francia. Se magari sono in pochi a ricordare Patrizio Sumbu Kalambay, di origine congolese ma italianissimo di passaporto, campione del mondo dei pesi medi di pugilato, primo atleta nero a portare in alto la nostra bandiera, anni e anni di Mario Balotelli dovrebbero esserci serviti a non guardare più con sorpresa questi episodi. La storia del nostro militare è una delle più belle e vale la pena «ripassarla». Nato in Brasile ventotto anni fa, venne adottato da una coppia siciliana quando aveva un... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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