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Migranti riportati in Libia. Salvini: "La linea non cambia"

I 393 immigrati recuperati dalla Guardia Costiera

Silvia Sfregola
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Tutti sani e salvi, e riportati indietro, i 393 immigrati recuperati dalla Guardia Costiera libica nella giornata di ieri. In particolare, 143 sono stati riportati a Tripoli. 144 a Misurata, 106 ad al-Khoms". A comunicarlo il Viminale. “La collaborazione funziona, gli scafisti, i trafficanti e i mafiosi devono capire che i loro affari sono finiti. Meno partenze, meno morti, la nostra linea non cambia” commenta il ministro dell'Interno Matteo Salvini. L'allarme e il solito rimpallo di responsabilità tra i Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo era scattato ieri. L'orrore dei 117 migranti morti venerdì al largo delle coste libiche non era ancora stato dimenticato che una nuova strage si prefigurava nelle acque a 60 miglia da Misurata: un altro barcone con 100 persone a bordo era stato segnalato da Alarm Phone. Il natante, che inizialmente non aveva chiesto aiuto, aveva imbarcato acqua con le persone nel panico.  Palazzo Chigi aveva fatto sapere di essere in continuo contatto con la Guardia costiera libica. In serata il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli aveva fatto sapere che "la nave Sierra Leone, sotto coordinamento libico, stava iniziando a prendere a bordo i 100 migranti dal gommone". Tutto si sarebbe svolto "secondo le convenzioni internazionali", e i naufraghi sarebbero appunto tornati a Tripoli.

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