Pace al telefono tra Baglioni e Salvini
Il vicepremier dopo l'attacco sui migranti: "Facciamoci una cantatina..."
Una telefonata e, per il momento, il Festival di Sanremo è salvo dalle polemiche politiche (ma non da quelle sui compensi). Matteo Salvini e Claudio Baglioni hanno fatto pace. Il vicepremier e il conduttore (e direttore artistico) della kermesse canora si sono chiariti nel corso di una telefonata, pochi giorni dopo le tensioni nate per le critiche del cantante sulle politiche migratorie del governo. Il contatto è stato annunciato da fonti del Viminale ma lo stesso ministero dell'Interno ha confermato la chiacchierata, avvenuta presumibilmente giovedì, durante una diretta su Facebook: "Facciamoci una cantatina.... È vero, ho sentito Baglioni al telefono... no problem, spero che Sanremo sia un buon festival della cultura, dell'arte e della canzone italiana". Salvini ha poi ammesso che guarderà il Festival, come già aveva anticipato nei giorni scorsi. Tensioni superate, dunque, dopo che durante la conferenza stampa di presentazione della gara, che si svolgerà dal 5 al 9 febbraio, Baglioni aveva accusato il governo di prendere misure "non assolutamente all'altezza della situazione" degli sbarchi dei migranti. In risposta il leader leghista aveva consigliato al conduttore "canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo". Pace fatta ora, ma lo spettro delle polemiche continua ad aggirarsi intorno al Teatro Ariston: ad accendere la miccia sono stati i cachet destinati al direttore artistico (585mila euro) e alla coppia Claudio Bisio-Virginia Raffaele. Fiorello si è chiesto perché ci si indigna "con i conduttori" e non "verso i delinquenti che rapinano, quelli che non pagano le tasse (e quindi rubano soldi ai contribuenti) o per i politici che mangiano con le mazzette sulle opere pubbliche?". In un post su Instagram il comico ha spiegato che esiste una legge di mercato "per la quale, se Baglioni porta tantissimi soldi alla Rai, come ha già dimostrato l'anno scorso, guadagna questo". E quindi, "l'artista non è un lavoro che possono fare tutti. Lo fai se hai talento, come Baglioni, Bisio e Raffaele che oggi guadagnano soldi, mica li rubano…".