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Baglioni contro il governo sui migranti: siamo alla farsa

Carmen Guadalaxara
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Durante la conferenza stampa del Festival di Sanremo Claudio Baglioni, che da anni con la Fondazione Oscià si occupa di  “parlare della vita come l'arte dell'incontro”, commenta a caldo la situazione politica attuale:  “Ho sempre pensato che gli artisti fanno delle battaglie sociali perché, anche una carriera fortunata e blasonata, ha bisogno di ‘normalizzarsi'. A Lampedusa già anni fa si avvertiva il ‘fenomeno' degli sbarchi, ma l'intenzione della mia manifestazione del tempo, era quella di dire ‘noi siamo preoccupati di quanto sta accadendo, con viaggi irregolari'. La classe politica e dirigente ma anche quella pubblica, ha mancato paurosamente e vediamo le gravissime ripercussioni. Il nostro e non solo il nostro paese è rancoroso, guardando tutti con sospetto anche la nostra ombra. Ritengo che le misure prese da questo Governo, ma anche da quelli precedenti non sono adatte. Penso che ora siamo di fronte ad una grana davvero grossa. Non possiamo pensare di risolvere questi problemi, evitando gli sbarchi di poche persone, dividendosele tra i diversi paese. Bisognerebbe dire la verità e chiarire che siamo di fronte ad un enorme problema mettendosi tutti a lavorare insieme per risolverlo. Noi – tornando al Festival - ci attacchiamo all'idea della leggerezza come eserciti di buona volontà. Gli artisti hanno questo straordinario regalo di poter essere i ‘trombettieri' di qualche buona battaglia”. "Le vicende di oggi - continua Baglioni facendo riferimento all'accordo con Malta per i migranti delle navi ong Sea Watche e Sea Eye bloccate in mare - se non fossero drammatiche sarebbero da ridere. Non si può pensare di risolvere questo problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo alla farsa.

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