Di Maio dalla parte dei gilet gialli: "Non mollate, M5S vi sostiene"
Il vicepremier offre l'uso della piattaforma Rousseau
Arriva l'appoggio del Movimento 5 stelle - e, più tiepido, della Lega - al movimento dei gilet giallì che sta occupando la scena politica francese, con la sua protesta. Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e leader dei 5 stelle, li invita a "non mollare" e, se del caso, a utilizzare la piattaforma Rousseau. In un lungo post sul blog delle Stelle, confessa di vedere in loro lo stesso spirito delle origini del Movimento voluto da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. "Gilet gialli, non mollate!", scrive allora Di Maio e dal blog delle Stelle spiega che "dall'Italia stiamo seguendo la vostra battaglia dal giorno in cui siete comparsi per la prima volta colorando di giallo le strade di Parigi e di altre città francesi". "Il Movimento 5 Stelle è pronto a darvi il sostegno di cui avete bisogno", assicura. "Come voi, anche noi, condanniamo con forza chi ha causato violenze durante le manifestazioni, ma sappiamo bene che il vostro movimento è pacifico", assicura il capo politico M5S lanciando la sua proposta: "Possiamo mettere a vostra disposizione alcune funzioni del nostro sistema operativo per la democrazia diretta, Rousseau, per esempio, "Call to action" per organizzare gli eventi sul territorio o il sistema di voto per definire il programma elettorale". Il punto di contatto, in sostanza, è che di fronte a una politica, in Francia come in Italia sorda alle esigenze dei cittadini, il grido che si alza forte dalle piazze francesi è in definitiva uno: fateci partecipare. È lo stesso spirito - chiarisce - che ha animato il Movimento 5 stelle e migliaia di italiani fin dal 4 ottobre del 2009, il giorno della nostra nascita. E da quel momento non ci siamo mai fermati«. Anche Matteo Salvini, parla di "appoggio", ma in termini molto più succinti. "Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo", arriva anche dal ministro dell'Interno che aggiunge però la »assoluta, ferma e totale condanna di ogni episodio di violenza che non serve a nessuno".