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Di Maio accoglie i migranti della Sea Watch. Scontro con Salvini

Davide Di Santo
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Si sblocca la vicenda delle navi Sea Watch 3 e Sea Eye che si trovano a poche centinaia di metri dalla costa maltese, ma è scontro tra gli alleati di governo. Da fonti di Palazzo Chigi si apprende che c'è stata una telefonata tra il vicepremier Luigi Di Maio e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per contattare Malta e far sbarcare mamme e bambini a bordo delle due navi, segnalando la disponibilità dell'Italia ad accoglierli.  "Due navi ai confini dell'Europa. Ancora una volta solo l'Italia viene chiamata in causa. Malta non fa attraccare le imbarcazioni nonostante siano nelle loro acque territoriali a un miglio dalla costa. Tutta l'Europa se ne frega. Non possiamo continuare a cedere a questo ricatto - ha scritto Di Maio su Fb - Ma per me nessun bambino con la sua mamma può continuare a stare in mare ostaggio dell'egoismo di tutti gli Stati europei". "Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia - si legge nel post - Li accoglieremo. Siamo pronti ancora una volta a dare, come sempre, una lezione di umanità all'Europa intera". "Poi ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese. Questa Europa così non va, la cambieremo con le prossime elezioni europee. Ma i bambini non possono pagare il prezzo di un'Europa che si gira dall'altra parte per non vedere", conclude il vicepremier. Gesto che fa infuriare Matteo Salvini. "Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l'Italia", scrive su Facebook il ministro dell'Interno e vicepremier. "La nostra Italia che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni, la nostra Italia dove più di un milione di bambini vive in condizioni di povertà assoluta. Il traffico di esseri umani - aggiunge - va fermato: chi scappa dalla guerra arriva in Italia in aereo, come già fanno in tanti, non con i barconi. Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea".  Poco prima il leghista aveva replicato al duro attacco di Roberto Saviano che lo accusava "di fare il pagliaccio sulla pelle delle persone". "Le polemiche di sindaci o di pseudo scrittori che non capiscono quello che leggono non mi toccano, perché sono impegnato a lavorare e non a polemizzare", ha detto Salvini parlando a Pescara, in una conferenza stampa al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. 

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