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La leggenda dello Stato pagatore

Dopo sei anni di promesse la beffa: ci sono ancora 57 miliardi da saldare alle imprese. Renzi giurò di azzerare quel debito, ma se ne dimenticò. È diventata la vera emergenza

Valerio Maccari
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Cinque anni di promesse, pochissimi passi avanti. E uno stock di debiti verso le imprese che ammontava ancora, a fine 2017, a oltre 57 miliardi di euro. Lo Stato italiano continua a essere il peggior pagatore d'Europa: nonostante le prese di posizione e gli interventi di tutti gli ultimi governi, da Monti a Renzi. Persino la Commissione Europea, quando Antonio Tajani era vicepresidente, si è mossa contro l'obbrobbio tutto italiano dello Stato che non paga. Anche dal governo Lega-MoVimento 5 Stelle, con il vicepremier Matteo Salvini che promette di pagare entro fine anno. Un obiettivo ambizioso, anche a detta del consulente particolare sul tema Sergio Bramini, imprenditore clamorosamente rovinato dai mancati pagamenti di Stato. Probabilmente irraggiungibile, visto che anche l'unico emendamento della Legge di Bilancio per sbloccare i pagamenti alle imprese – a firma di Forza Italia – è stato bocciato... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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