Dl Sicurezza, sì definitivo alla Camera. Festa Lega, gelo M5S. Pd in maschera
La Camera ha approvato, con 396 sì e 99 no, il decreto sicurezza. Il provvedimento, già licenziato dal Senato, diventa così legge. A votare a favore del pacchetto di misure, oltre a M5S e Lega, sono stati anche i gruppi del centrodestra. In Aula, al momento dell'approvazione, dai banchi del Carroccio è partita una ola e un lungo applauso. Silenzio e nessun applauso da parte dei parlamentari 5stelle. Il provvedimento che pone nuove e restrittive regole sull'immigrazione è stato approvato senza il voto dei deputati 5 Stelle Barzotti, Cappellani, Ehm, Gallo, Giannone, Ricciardi, Sarli, Sportiello, Vizzini, assenti 'non giustificati' al momento del voto, fa sapere l'Adnkronos da fonti M5S. Tutti, tranne Gallo, avevano firmato la lettera 'critica' nei confronti del decreto Salvini. Per il governo erano presenti il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Per il M5S il ministro per il Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Dopo il voto Salvini e Fraccaro, seduti a fianco, si sono stretti la mano. "Sono contento, è una giornata memorabile - ha detto Salvini -. Sono felice e soddisfatto''. Poi, rispondendo a chi gli chiede se sia compiaciuto che il decreto sia stato votato da una maggioranza allargata, il vicepremier ha osservato: "Mi fa piacere che sia rimasto qualche reduce della sinistra a ritenere che l'immigrazione clandestina non sia un problema e che la sicurezza sia un tema, una cosa, solo di destra, mentre è una cosa di tutti''. Per protesta il Pd ha indossato maschere bianche per protestare contro il decreto sicurezza stasera al voto, finale, della Camera. "Un provvedimento criminogeno che crea insicurezza e clandestinità, trasformando i migranti in fantasmi", dice il deputato Filippo Sensi, chiarendo il significato della maschera. "Indossiamo queste maschere per tutti coloro che chiamate clandestini, per i migranti invisibili senza volto, per quei morti in mare che non possono essere dimenticati, per i loro diritti che non vanno calpestati", aggiunge la deputata Enza Bruno Bossio.