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Berlusconi incandidabile, caso chiuso: Strasburgo non decide

Corte europea dei diritti dell'uomo, dopo 5 anni nessun verdetto

Davide Di Santo
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La Corte europea dei diritti umani ha deciso di "cancellare dal ruolo" il ricorso di Silvio Berlusconi contro la sua incadidabilità per la legge Severino, ritenendo che nella vicenda "non vi sia alcuna circostanza speciale riguardante il rispetto dei diritti dell'uomo". Décision de Grande Chambre dans l'affaire Berlusconi c. Italiehttps://t.co/VXnRd6dGOZ#ECHR #CEDH— ECHR Press (@ECHR_Press) 27 novembre 2018 La Grand Chamber della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha deciso, a maggioranza, di archiviare, tecnicamente di cancellare dal ruolo, il ricorso presentato nel settembre del 2013 dall'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo il quale l'applicazione nei suoi confronti della legge Severino, che ne aveva provocato la decadenza dalla carica di senatore in conseguenza della condanna inflittagli per frode fiscale, avrebbe violato alcuni articoli della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Tenendo conto del fatto che Berlusconi è stato riabilitato l'11 maggio scorso e del suo desiderio di ritirare il ricorso, la Corte ha concluso che non sussiste "alcuna circostanza speciale connessa al rispetto dei diritti umani" tale da richiedere di continuare l'esame del ricorso, con riferimento all'articolo 37.1 della Convenzione. L'articolo 37 comma 1 della Convenzione prevede che "in ogni momento della procedura, la Corte può̀ decidere di cancellare un ricorso dal ruolo quando le circostanze permettono di concludere: che il ricorrente non intende più̀ mantenerlo; oppure che la controversia è stata risolta; oppure che per ogni altro motivo di cui la Corte accerta l'esistenza, la prosecuzione dell'esame del ricorso non sia più̀ giustificata". "Tuttavia la Corte - si legge ancora - prosegue l'esame del ricorso qualora il rispetto dei diritti dell'uomo garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli lo imponga". Nel caso di Silvio Berlusconi, secondo i giudici di Strasburgo, che hanno deciso a maggioranza, non sussistono motivi tali da ritenere che il ricorso debba essere ulteriormente esaminato.

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