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La Boschi contro papà Di Maio: "Non le auguro..."

Polemiche per il lavoro in nero nella ditta paterna. Il vicepremier: "Ha commesso errori"

Silvia Sfregola
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Maria Elena Boschi "scrive" a papà Di Maio, dopo l'inchiesta delle Iene nella quale un operaio ha denunciato irregolarità e lavoro nero. L'ex sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, finita nel tritacarne mediatico per un'indagine che ha riguardato suo padre, si rivolge a lui in un video postato su Facebook. "Vorrei poter guardare in faccia il signor Antonio Di Maio, padre di Luigi Di Maio ministro del lavoro nero e della disoccupazione di questo Paese. Vorrei poterlo guardare negli occhi e dirgli, Caro signor Di Maio le auguro di non vivere mai quello che suo figlio e gli amici di suo figlio hanno fatto vivere a mio padre e alla mia famiglia. Lei è sotto i riflettori per delle storie davvero brutte: lavoro nero, incidenti sul lavoro, sanatorie, condoni edilizi. Mio padre è stato tirato in mezzo ad una vicenda più grande di lui per il cognome che porta e trascinato nel fango dalla campagna creata da suo figlio e dagli amici di suo figliò". "Io le auguro di dormire sonni tranquilli, di non sapere mai cos'è il sentimento di odio che è stato scaricato addosso a me e ai miei, di non sapere mai cos'è il fango dell'ingiustizia che ti puo essere gettato contro - aggiunge Boschi - Perché caro signor Di Maio il fango fa schifo come la campagna di fake news su cui il M5S ha fondato il proprio consenso. Io continuo a fare politica solo per la mia nipotina, perché possa sapere che la sua è una famiglia di persone per bene. Le auguro di poter dire lo stesso della sua, anche se mi rendo conto che ogni giorno che passa per voi diventa sempre più difficile".

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