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Decreto Sicurezza, alla Camera spuntano venti dissidenti M5S

Roberto Fico

Dopo il Senato, lo scontro interno ai pentastellati si sposta a Montecitorio. In una mail i deputati malpancisti chiedono di poter discutere il testo e proporre modifiche

Daniele Di Mario
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Anche alla Camera nasce l'ala dissidente del MoVimento 5 Stelle. E se al Senato erano cinque i parlamentari pentastellati malpancisti nei confronti del decreto Sicurezza, a Montecitorio i deputati che contestano la linea del partito sul medesimo provvedimento. In una mail una ventina di deputati M5S chiede infatti di poter avviare un confronto e poter presentare delle modifiche al decreto Sicurezza. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, la mail sarebbe stata inviata al capogruppo 5 Stelle alla Camera, Francesco D'Uva. Così, ora c'è il rischio che lo scontro si sposti alla Camera dopo le divisioni nate tra i pentastellati al Senato sul provvedimento con la presa di distanza dei 5 senatori dissidenti - Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero - che non hanno partecipato al voto di fiducia al governo sul dl e per questo sono stati deferiti al collegio dei probiviri. Al momento non è ancora stata convocata, però, un'assemblea congiunta per discutere della questione, anche se c'è chi ipotizza che possa tenersi tra mercoledì e giovedì. L'obiettivo, viene sottolineato in ambienti M5S, è che la maggioranza sia compatta sul decreto.

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