a volte condonano
Quando Di Maio predicava "nessuna tolleranza" sugli abusi
Il condono edilizio a Ischia fortemente voluto da Di Maio, e che sta lacerando i Cinque stelle, non è un fulmine a ciel sereno. Un conto, infatti, sono i proclami del sacro blog sulla difesa dell’ambiente, un altro i sacri collegi elettorali da tutelare dove i princìpi del Movimento possono essere disinvoltamente mandati in soffitta per un pugno di voti in più. In questo i grillini sono maestri:convinti della loro superiorità etica, praticano senza turbamenti la coerenza degli incoerenti. A giugno 2013, appena entrati in Parlamento, in un forum organizzato proprio da Di Maio a Ischia, annunciarono la presentazione di un disegno di legge sulla riabilitazione degli edifici realizzati entro il 30 settembre 2004 “con sospensione dei procedimenti amministrativi e giurisdizionali anche nelle aree soggette a vincolo paesistico”. E pensare che il forum era stato presentato come la risposta dei Cinque stelle all’abusivismo edilizio sull'isola. Di Maio intimò: guai a chiamarlo condono, al massimo “ravvedimento operoso del trasgressore” finalizzato a consentire la revoca delle sanzion, ma solo a condizione che venisse accertata l’esecuzione di opere a prevenzione del rischio sismico. Quattro anni dopo, all’indomani del terremoto di agosto 2017 che colpì l’isola campana, Di Maio twittò invece implacabile: “Forza Italia e Pd sono la causa di tutti gli abusi e sanatorie in Italia. Oggi dovrebbero star zitti e piangere i morti, non sciacallare”. Chiosando poi: “Per l'abusivismo edilizio noi non abbiamo nessuna tolleranza”. E in un successivo comizio sfidò a cercare “una mia proposta di legge di condono che riguarda Ischia o qualche altra regione: se la trovate mi iscrivo al Pd”. Però, a proposito di coerenza, in quello stesso mese e in piena campagna elettorale per le Regionali siciliane, nel tour di accompagnamento al candidato governatore Cancelleri, l’allora vicepresidente della Camera... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI