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"Giornalisti infami, sciacalli e putt..." Furia 5stelle contro la stampa

E il vicepremier annuncia una legge sugli editori puri

Davide Di Santo
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Assolta Virginia Raggi, accusata di falso in atto pubblico nell'ambito della nomina di ulla nomina di Renato Marra in Campidoglio, si apre il fuoco grillino contro la stampa. "Due anni di attacchi alla Sindaca più massacrata di Italia - ha scritto il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook -  Il peggio in questa vicenda lo hanno dato invece la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il Movimento a scaricare la Raggi". "Pagine e pagine di fakenews, giornalisti di inchiesta diventati cani da riporto di mafia capitale, direttori di testata sull'orlo di una crisi di nervi, scrittori di libri contro la casta diventati inviati speciali del potere costituito", continua Di Maio annunciando una "legge sugli editori puri, per ora buon Malox a tutti!". Sulla stessa lunghezza d'onda Alessandro Di Battista, notabile M5S in viaggio sabbatico in Sudamerica. "I colpevoli sono coloro che l'hanno insultata, calunniata. I colpevoli sono quei pennivendoli che da più di due anni le hanno lanciato addosso tonnellate di fango con una violenza inaudita. Sono pennivendoli, soltanto pennivendoli, i giornalisti sono altra cosa. Oggi la verità giudiziaria ha dimostrato solo una cosa: che le uniche puttane qui sono proprio loro, questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà", scrive Di Battista.

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