CAOS A CINQUE STELLE
A Conte restano solo due voti di margine
La fronda cresce. Checché se ne dica, entra anche Virginia La Mura nella squadra dei dissidenti Cinquestelle. La senatrice va ad aggiungersi ai suoi colleghi Elena Fattori, Gregorio De Falco, Paola Nugne e Matteo Mantero che in questi giorni hanno bocciato pubblicamente e in tutte le salse, il dl Sicurezza. E, coerentemente, così hanno fatto al Senato: uscendo dall’Aula i cinque pentastellati hanno mandato alle ortiche il provvedimento leghista. In barba finanche all’invito di Luigi Di Maio, a rimanere compatti "come una testuggine romana". Invito che nei giorni scorsi ha fatto saltare in aria il capo dei ribelli, De Falco, secondo il quale è un’espressione che manifesta "un'idea padronale del Movimento". Conosciamo bene i toni dell’ex comandante della capitaneria di porto, divenuto popolare proprio per aver mandato a qual paese l’ex comandante, Francesco Schettino, con quel celeberrimo “vada a bordo c…”. Ed è questa l’aria che tira all’interno del MoVimento, ovvero di una tensione che oramai sarà difficile debellare e che con il voto di ieri ha segnato uno spartiacque per la consistenza del gruppo dei dissidenti. E non sarà certo facile come prima, per Di Maio, espellere dal partito un parlamentare “in un fiat”. I numeri in Aula non sono esoterismo. Lì sì che uno vale uno, nel senso che un parlamentare è un voto. Quindi, per il vice premier, è giunto il momento di dimostrare di saper essere un vero capo politico e non perché sta scritto sullo statuto grillino. Sono sempre più numerosi, rispetto alla scorsa legislatura, i parlamentari 5 stelle che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI