C'è una manina nel golpe sul Coni

Nel contratto di governo sbianchettata la "compartecipazione" con lo Stato. Per la Corte dei conti l'ente è un gioiellino. A chi fanno gola quei 400 milioni?

Non accenna a placarsi lo scontro tra il mondo dello sport e il governo esploso nella settimana scorsa a causa della norma, contenuta nella legge di bilancio, che sposta la gestione dei fondi destinati alle federazioni sportive dal Coni al governo. Una riforma che, oltre a «statalizzare» il mondo delle discipline sportive, va anche molto oltre le intenzioni elencate dalle due forze di maggioranza - Lega e MoVimento 5 Stelle - al momento della stesura del contratto di governo. In quel testo, nel capitolo dedicato allo sport, i contraenti scrivevano che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI