processi e polemiche
Giustizia, tensione nel governo sulla prescrizione
La vexata quaestio della riforma della Giustizia torna alla ribalta del dibattito politico, dopo che dal ministro della Pubblica amministrazione in quota Lega, l'avvocato penalista Giulia Buongiorno, arriva una sonora bocciatura della proposta M5S di modificare radicalmente l'istituto della prescrizione dei reati. Ma il Movimento non demorde e, con il Guardasigilli Alfonso Bonafede, la difende e va avanti. Annunciata giorni dallo stesso ministro, la rivoluzione a 5 Stelle si è materializzata alla Camera con un emendamento al ddl 'spazza corrotti', firmato dai relatori M5s Francesca Businarolo e Francesco Forciniti. Prevede che nessun reato, e di conseguenza nessun processo, possa considerarsi 'scaduto', per il protrarsi eccessivo del tempo, dopo la sentenza di primo grado. Sia essa di condanna o di assoluzione. "Bloccare la Prescrizione dopo il primo grado di giudizio significa mettere una bomba atomica nel processo penale e io questa cosa non posso accettarla e non posso non segnalarla", osserva in diretta Tv Bongiorno. Una manciata di ore e arriva la risposta del collega di Governo: "rispetto e stimo il ministro Bongiorno, con cui ho collaborato e collaboro su diversi fronti, dalla necessità di riavviare il motore della giustizia con nuove forze, alla lotta contro la violenza sulle donne. Ma sulla Prescrizione si sbaglia, insiste Bonafede. "La bomba atomica che rischia di esplodere è la rabbia dei cittadini di fronte all'impunità", spiega. Ricorda la strage di Viareggio, il processo Eternit, il terremoto de L'Aquila, l'inquinamento dell'impianto di Marghera, il Guardasigilli e aggiunge: "dopo una verità accertata in primo grado, non possiamo lasciare che da quel momento in poi non ci sia piu' alcuna certezza di giustizia. La sicurezza dei cittadini e la certezza della pena perdono qualsiasi significato se poi il processo si conclude con la Prescrizione. Deve essere chiaro che siamo di fronte a una riforma epocale della giustizia penale che cambia totalmente ottica: è finita l'era dei furbi e dei loro azzeccagarbugli che mirano solo a farla franca. Con la nostra riforma della Prescrizione, gli unici a dover temere sono i colpevoli. I tempi dei processi saranno brevi grazie agli investimenti di questo governo: lo Stato si deve prendere la responsabilità di rendere giustizia ai cittadini". Insomma, mentre i riflettori della politica sono puntati sulla Manovra economica che ormai inzia il suo iter parlamentare, fra M5s si apre un altro fronte sul quale bisognerà le due forze del Governo giallo-verde dovranno fare sintesi. Intanto, l'opposizione attacca: "lo stop alla Prescrizione proposto dai grillini e' una follia che puzza in modo inquietante del peggior sistema sovietico, mettendo a dura prova gli stessi principi fondanti del nostro sistema giudiziario e Carta Costituzionale", dichiara Manuela Gagliardi, deputata di Forza Italia. Ma dal fronte M5s arriva, via social, la replica: "l'attuale legge aiuta delinquenti e corrotti e incoraggia ricorsi strumentali da parte dei condannati che, grazie anche alla tagliola della Prescrizione, hanno tutto l'interesse ad allungare i tempi del processo per ottenere l'impunita'. Solo le persone come Berlusconi che hanno collezionato varie prescrizioni nella loro carriera di imputati hanno interesse a mantenere lo status quo. Avanti con lo 'spazzacorrotti'", scrive su Facebook il sottosegretario M5s ai Trasporti, Michele Dell'Orco.