Cresce la fronda nei 5 Stelle, Di Maio convoca un vertice
Nove grillini rischiano l'espulsione dal MoVimento
Un'assemblea parlamentare congiunta del Movimento 5 stelle è prevista questa sera a Montecitorio. I pentastellati dovranno affrontare i nodi sul decreto Sicurezza. Sul provvedimento si sono già scatenate le polemiche dopo le osservazioni critiche di nove parlamentari 5 stelle, tra i quali Elena Fattori, Gregorio De Falco e Paola Nugnes, che hanno presentato degli emendamenti non condivisi dal vicepremier Luigi Di Maio. La riunione si preannuncia dal clima agitato dal momento che i dissidenti sono stati invitati a far rientrare la loro contrarietà, anche da chi guida il governo: il premier Giuseppe Conte, infatti, da New Delhi, pur non sbilanciandosi su ipotesi di espulsioni ("Non sono io il leader del Movimento", ha detto il premier) ha richiamato al rispetto del contratto di governo da parte di chi sostiene la maggioranza. "Voglio votare contro questo provvedimento, partito male, ma nel caso di un'eventuale fiducia mi riservo di valutare il da farsi", ha già dichiarato la senatrice ribelle dei 5S, Paola Nugnes, a margine dei lavori della Commissione affari costituzionali del Senato sul dl sicurezza. La senatrice non parteciperà al vertice indetto da Di Maio, che considera ormai "fuori tempo massimo", e aggiunge: "Io sono portatrice della visione originaria, iniziale, del movimento e non condivido questa sua trasformazione alla quale sto assistendo". I motivi di dissenso non riguardano solo alcuni aspetti del dl sicurezza, ma anche alcune scelte economiche inserite nella manovra, soprattutto per quanto riguarda il tanto contestato condono. A questo punto, se i dissidenti non faranno retromarcia rischiano seriamente l'espulsione dal MoVimento.