Salvini in difesa del Made in Italy
Il ministro spopola: "Sto con i contadini"
Salvini-show al Circo Massimo ieri nel giorno dell'inaugurazione del Villaggio Coldiretti, mega “fattoria” fino a domani nella Capitale nel segno del made in Italy di qualità. Di fronte alla stampa che lo attendeva asserragliata, ha tenuto a rimarcare: “Ho giurato sulla Costituzione, però rappresento anche la voglia di sicurezza, di tranquillità, di cambiamento di milioni di italiani, e quindi i furbetti che sbarcano, spacciano, scippano e stuprano tornano a casa loro, trattati sì o trattati no”. “E' solo l'inizio di un percorso virtuoso – ha aggiunto il vicepresidente del consiglio - e credo che il Presidente della Repubblica sia pienamente d'accordo con questa impostazione”. Difesa a spada tratta della manovra finanziaria del governo (“Ne sono orgoglioso, crea lavoro per i nostri figli, lo riconosceranno”), come dei prodotti nazionali (“Fare la spesa è un atto politico”), ennesima battaglia identitaria. “Vi dò la mia parola – ha tuonato Salvini dal palco della manifestazione - che l'agricoltura non sarà sacrificata come sempre accaduto negli anni passati. Non firmeremo accordi commerciali con nessun paese che danneggi l'agricoltura italiana. Difenderemo con le unghie e con i denti il latte, il grano e tutti i nostri prodotti”. E ancora l'affondo, davanti a una platea di migliaia di persone: “Sugli accordi commerciali, come Lega, abbiamo sempre votato contro. A me girano le scatole perché il falso made in Italy ci costa 60 miliardi di euro all'anno, quindi il ‘parmesan' o la ‘mozzarilla' o la finta carne la dia da mangiare Juncker ai suoi figli”, ha detto il titolare dell'Interno, scatenando un tripudio di ovazioni. Proseguendo: “Ringrazio il ministro dell'agricoltura, Gian Marco Centinaio, perché io ho respinto qualche barcone carico di clandestini, lui ha cominciato a respingere qualche barcone di riso coi pesticidi. E sempre tutela della sicurezza pubblica è”. Poi visita agli stand – dai tanti allevatori di casa nostra alla pet terapy e la riabilitazione equestre del San Raffaele Viterbo - strette di mano ai più piccoli che lo osannavano, tra un selfie con un asino, postato sul suo profilo twitter al grido “Viva il nostro Made in Italy!”, e un sorriso ai flash. “Di agricoltura nel Def non se ne parla perché non si tocca, non si taglia niente”, ha ribadito, dal canto suo, il Ministro delle Politiche Agricole Centinaio. “Riuscire a tenere quello che abbiamo per me è fondamentale in un periodo in cui si parla di tagli, sembra di essere in sartoria”, ha continuato il ministro, “almeno per quest'anno, ho chiesto al presidente Conte e al ministro Tria di non toccare nulla su agriturismo e agricoltura; ci serve proseguire un lavoro di programmazione che è stato fatto già negli anni scorsi, senza smantellare”. “In questo momento – ha puntualizzato Centinaio - l'attività che voglio fare è cercare di valorizzare le filiere, soprattutto quelle che tutelano il Made in Italy". Diversi gli esponenti del mondo politico che hanno preso parte all'inaugurazione: tra gli altri, erano presenti il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il deputato di Forza Italia Antonio Angelucci con il figlio Giampaolo, l'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.