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Il Def è alle Camere: 16 miliardi per reddito e quota 100

E Tria scrive all'Ue: garantita la stabilità

Davide Di Santo
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Il Def è alle Camere e conferma gli obiettivi, i tempi di attuazione delle riforme e le cifre. Così una nota di Palazzo Chigi. Ci saranno oltre 16 miliardi per reddito di cittadinanza e riforma Fornero (quota 100). Previsti 9 miliardi per il reddito e pensioni di cittadinanza e 7 per la quota cento. Le risorse per altre misure, centri per impiego (1 miliardo), flat tax (2 miliardi), assunzioni straordinarie per le forze dell'ordine (1 miliardo), truffati per le banche (1,5 miliardi) sono previste in altri capitoli di spesa.  Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha intanto inviato la lettera alla Commissione europea con la modifica del percorso programmatico di finanza pubblica contenuto nella Nadef. Il governo stima una crescita del Pil all'1,5% nel 2019, al 1,6% nel 2020 e all'1,4% nel 2021. Confermati gli obiettivi di deficit/Pil al 2,4% l'anno prossimo, al 2,1% e all'1,8% negli anni successivi. Un percorso che rischia la bocciatura di Bruxelles e su cui il titolare dell'Economia auspica con la Commissione europea un dialogo "aperto e costruttivo" che tenga conto "delle reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le Istituzioni". Un confronto, sottolinea il ministro, in cui "il Governo si presenta compatto e fiducioso" e nel corso del quale la Ue "potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita delineata dalla manovra". Manovra che garantirà, assicura Tria, "maggiori risorse per gli investimenti pubblici e privati, minore pressione fiscale sulle piccole e medie imprese e sui lavoratori autonomi, spinta al ricambio generazionale sul mercato del lavoro e sostegno ai soggetti più vulnerabili".

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