politica & televisione
Forza Italia dice sì: Foa è il nuovo presidente Rai
La Commissione di Vigilanza ha dato semaforo verde alla nomina di Marcello Foa alla presidenza della Rai con 27 voti favorevoli, tre contrari, una scheda bianca e una nulla. Giornalista e scrittore, ha la cittadinanza svizzera e quella italiana, essendo nato a Milano e cresciuto a Lugano. Sposato e con tre figli, è laureato in Scienze politiche all’Università degli Studi di Milano. Esperienze significative degli ultimi anni, preceduti da una lunga carriera agli "Esteri" e da una precoce attenzione per multimedialità e giornalismo digitale, sono la direzione del sito web de "Il Giornale" e l’incarico di direttore generale sia di Timedia Holding Sa di Melide (Svizzera) sia del "Corriere del Ticino", oltre che la fondazione dell’Osservatorio Europeo di Giornalismo e dell’Observatoire arabe du journalisme. Classe 1964, Foa inizia la carriera nel 1984 a Lugano al quotidiano "Gazzetta Ticinese" e passa nel 1987 al "Giornale del Popolo". Nell’89 vince il premio giornalistico Lucini per la miglior prova scritta all’esame dell’Ordine dei giornalisti per l’iscrizione all’albo dei professionisti, con una dissertazione sulla situazione politica americana. Nello stesso anno è assunto a "Il Giornale" da Indro Montanelli con la qualifica di capo servizio e vice responsabile della redazione Esteri. Nel 1993 viene nominato responsabile della redazione con la qualifica di caporedattore esteri. Da subito Foa ha l’opportunità di viaggiare all’estero, si occupa del processo di unificazione tedesca, viene mandato regolarmente a Mosca dove assiste al crollo dell’Unione sovietica e alla fasi successive. Nella seconda metà degli anni Novanta segue il processo di creazione della moneta unica europea e le trattative per l’adesione dell’Italia all’euro. È stato uno degli ultimi giornalisti a intervistare il premier israeliano Ytzhak Rabin, poche settimane prima del suo assassinio. Nel corso degli anni si specializza come analista di geopolitica e geostrategia. Mantiene la carica di caporedattore esteri fino al 2005, quando diventa inviato speciale e segue in particolare i processi elettorali negli Stati Uniti, in Germania, in Gran Bretagna, in Francia, oltre a compiere reportages economici in Italia e sulla questione islamica sulle due sponde del Mediterraneo. Dal 2007 cura il blog indipendente ’Il cuore del mondò, molto seguito e selezionato per 4 anni di fila (2014- 2017) nella Top 10 di Macchianera Awards nella sezione blog politici e d’opinione. A partire dalla fine degli anni Novanta studia e approfondisce la multimedialità e il giornalismo digitale, analizzando con anticipo l’evoluzione dell’editoria, competenze che a fine 2010 gli valgono la guida del sito ilgiornale.it. Nell’estate 2011 lascia ’il Giornalè e diventa direttore generale del gruppo editoriale Timedia Holding SA di Melide (Svizzera) e del quotidiano "Corriere del Ticino", il più antico quotidiano della Svizzera Italiana, controllato da una Fondazione che dal 1891 ha come mandato la difesa della libertà di stampa e del pluralismo nella Svizzera Italiana. Un anno dopo, Foa assume anche la carica di amministratore delegato sia della Società Editrice del Corriere del Ticino SA di Muzzano (Svizzera) sia del gruppo (TImedia, in seguito mediaTI Holding, è confluito nel gruppo della Società Editrice del Corriere del Ticino SA). Dal 2016 siede nel Consiglio d’amministrazione della WEMF, l’Istituto di ricerca che rivela e certifica tirature e lettorati di tutte le testate svizzere in rappresentanza dell’Associazione degli editori della Svizzera Italiana, Stampa Svizzera. Nel corso della sua carriera giornalistica ha collaborato con varie testate radiotelevisive, tra le quali Bbc Radio (di cui è stato collaboratore dall’Italia per un decennio), Rai Radio 3, Rai 1, RSI. Diverse le pubblicazioni di Foa, da "Gli stregoni della notizia" ai romanzi "Il ragazzo del lago" e "Il bambino invisibile", entrambi basati su storie vere. Il 31 luglio scorso Foa viene eletto dal Cda Rai, con voto a maggioranza, alla presidenza di Viale Mazzini. Ma il giorno seguente la nomina non ottiene il placet della Vigilanza, dove Pd, Leu e Forza Italia non votano. Seguono una risoluzione della Vigilanza che invitava il Cda di Viale Mazzini a procedere alla nomina del presidente dell’azienda entro il 26 settembre, senza escludere la candidatura di Foa, e la nuova indicazione di Foa alla presidenza, votata dal Cda Rai a maggioranza venerdì scorso, 21 settembre.