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Decreto Genova, è giallo sui fondi

La Ragioneria boccia il testo. Palazzo Chigi assicura che gli interventi sono finanziati

Carlo Antini
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Alla ricerca del decreto perduto. Da dodici giorni si sono infatti perse le tracce del testo ad hoc su Genova, prossimo alla bollinatura e che è atteso da giorni al Quirinale. Il dl è stato protagonista di una vera e propria bufera con protagonisti Ragioneria di Stato, Mef e Palazzo Chigi. Dal consiglio comunale di Genova sono iniziate a circolare le voci sulla mancanza di coperture del decreto. Secondo le indiscrezioni, il testo sarebbe stato bloccato alla Ragioneria di Stato che non lo licenziava per incertezze sulle coperture. Da Via XX Settembre la replica è prontissima: «La Rgs non ha bloccato il decreto, ma lo sta sbloccando. È opportuno precisare che il provvedimento è giunto alla Ragioneria dello Stato senza alcuna indicazione degli oneri e delle relative coperture. I tecnici stanno lavorando attivamente per valutare le quantificazioni dei costi e individuare le possibili coperture da sottoporre alle amministrazioni proponenti». Ma la postilla finale è importante, perché secondo fonti del Ministero dell'Economia il decreto sarebbe giunto agli uffici del Mef «in una versione molto incompleta». Poi il nuovo colpo di scena, con la Presidenza del Consiglio che si espone sul caso con un timing quantomeno dubbio. Dal governo si sottolinea la falsità dell'assenza di coperture e che «gli interventi in conto capitale sono integralmente finanziati». Entro la mattinata del 26 settembre, come ha confermato anche il vicepremier Luigi Di Maio, ci sarà la bollinatura e la conseguente trasmissione al Colle. In casa Mattarella deve arrivare anche il discusso dl Sicurezza, ma questa è un'altra storia. Ora l'attenzione è tutta sul decreto Genova, che contiene anche misure per la cassa integrazione in deroga e per i territori colpiti dal terremoto come Ischia e Amatrice. Ma dopo i continui rinvii del decreto dignità, ecco un nuovo capitolo per la saga delle bollinature "scomparse".

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