Toninelli contro Autostrade: "Ignobile scaricare sui dipendenti"
Bufera sulla raccolta fondi volontaria. La società: "Iniziativa autonoma"
Una form precompilata ha iniziato a girare tra le stanze e i corridoi di Autostrade per l'Italia. Poche righe per comprendere il contenuto di quella paginetta: «Coloro che volessero devolvere volontariamente il valore di una o più ore di lavoro in favore delle famiglie delle vittime della tragedia del crollo del Ponte Morandi, dovranno compilare il modulo qui di seguito riportato...». Firmato Carlo Parisi, che al secolo altri non è se non il responsabile delle risorse umane e industriali della società. L'iniziativa nata a via Bergamini ha fatto il giro d'Italia per approdare sullo smartphone di Danilo Toninelli. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, una volta letto il contenuto, è letteralmente saltato dalla sedia. Così ha afferrato il telefono, si è connesso al suo account Twitter e ha lanciato l'ennesimo colpo all'azienda del gruppo Atlantia. Non ci è andato giù leggero, il titolare del Mit. Del resto, è dal 14 agosto scorso, giorno in cui è venuto giù un pezzo del viadotto Polcevera, sulla A10, che dal governo sono arrivati solo "siluri" all'indirizzo del board di Aspi e della famiglia Benetton, azionista di riferimento della holding, fino al colpo più duro: attivare le procedure per la revoca delle concessioni autostradali. Da quel momento è iniziato un vero e proprio braccio di ferro tra concedente e concessionario, che si è arricchito giorno dopo giorno di nuovi capitoli. Fino all'ultimo, la raccolta fondi "volontaria". «È incredibile leggere di Autostrade che chiede ai suoi dipendenti di devolvere parte dello stipendio per risarcire le vittime di Genova», twitta Toninelli. Che attacca: «Scaricare i costi del disastro sui lavoratori è semplicemente ignobile». Anche questa volta la reazione dell'azienda non si è fatta attendere: «La raccolta di fondi è un'iniziativa spontanea di alcuni dipendenti, nata dalla loro sensibilità». Dunque «si tratta di un'iniziativa che la società ha deciso semplicemente di sostenere e supportare e che si realizza su base esclusivamente volontaria, attraverso la libera ed eventuale decisione di ogni lavoratore della società di devolvere il corrispettivo economico di una o più ore del proprio lavoro». Per Autostrade «dispiace molto constatare come anche iniziative così nobili possano essere oggetto di strumentalizzazioni fondate su notizie false e tendenziose», perché «non ha e non potrebbe mai avere nulla a che fare né con i contributi per le primissime necessità che la società ha già versato agli abitanti e ai commercianti della zona rossa, né con il piano di interventi per Genova dal valore di 500 milioni di euro annunciato il 18 agosto scorso». In attesa della prossima puntata di questa infinita telenovela, magari già martedì prossimo, quando a Roma si svolgerà il vertice a Palazzo Chigi tra il premier Conte, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Bucci: tema del summit, il commissario per la ricostruzione di Ponte Morandi.