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Ponte Morandi, mediazione Lega-M5S per la ricostruzione

L'obiettivo è finire l'opera entro il 2019. Si lavora sul nome del commissario: la scelta tra due settimane

Daniele Di Mario
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Pace fatta tra Lega e MoVimento 5 Stelle. Le due forze che sostengono il governo hanno trovato una mediazione sulla ricostruzione del Ponte Morandi e sul commissario di governo. A darne l'annuncio è il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in occasione del ricordo delle 43 vittime a un mese esatto dal crollo. Resta aperto ancora il fronte con la Regione Liguria e col governatore Giovanni Toti, anche se il governo conta di trovare presto un'intesa anche con l'amministrazione regionale. «A noi interessa la tempistica, non chi costruisce il ponte di Genova. E su questo punto ci è stato assicurato che l'inaugurazione del viadotto dovrà esserci entro novembre 2019». Fonti parlamentari della Lega confermano la schiarita nella trattativa andata avanti fino a tarda notte sul dl urgenze che comprende misure per il crollo del ponte Morandi. La Lega, spiegano le stesse fonti, non ritiene imprescindibile l'apporto di Autostrade, ma vuole chiarezza sulle modalità con le quali si porterà avanti l'infrastruttura. «L'importante è che entro il 2019 si faccia il ponte. Ascolteremo il governo e vediamo», ha spiegato oggi Giovanni Toti. Resta il nodo commissario. Ancora non c'è il nome. Arriverà tra due settimane, ha sottolineato il ministro Danilo Toninelli. «Non mi interessa chi sia, se sia un marziano o un indiano», ha spiegato il governatore della Liguria che oggi pomeriggio ha incontrato il premier Giuseppe Conte in arrivo nel capoluogo ligure. «Il nome del nuovo commissario - ha sottolineato il responsabile del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti - dovrà rappresentare l'intera Liguria, e dovrà dare a Genova entro il 2019 un risultato che io penso abbia dello straordinario, cioè un nuovo ponte che ricollega Genova e tutta l'Italia. Faremo l'impossibile per ricostruire il ponte entro il 2019. Autostrade pagherà ma non metterà un sassolino». Il decreto urgenze - dice l'esponente M5S - è stato condiviso dal governo. Ieri la Lega però aveva manifestato più di una perplessità sul decreto che ha rischiato di slittare ed è approdato sul tavolo del Cdm per un esame preliminare. 

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