M5S accusa l'alleato di Salvini in Europa
Attacchi dei pentastellati contro il leader ungherese Orban
M5S e Lega si dividono sull'Europa. Salvini annuncia il voto favorevole all'Ungheria a Strasburgo mentre i Cinquestelle vogliono la linea dura contro Orban. "Nessun problema, ognuno è libero di scegliere cosa fare: la Lega in Europa sceglie la libertà" dichiara il ministro dell'Interno poco dopo la notizia che il M5S voterà, domani a Strasburgo, a favore delle sanzioni contro l'Ungheria, confermando così il voto già espresso in commissione. Fonti 5 Stelle precisano che nel gruppo europeo non ci sono mai stati dubbi al riguardo: nel report ci sarebbero, spiegano i pentastellati, gravi violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini ungheresi e non solo, ma anche nei confronti di minoranze come quella ebrea. È stato un dibattito acceso quello avvenuto al Parlamento europeo tra gli eurodeputati e il premier ungherese Viktor Orban per decidere se l'Ue deve agire per prevenire "i rischi di gravi violazione dei valori europei" da parte di Budapest. La votazione si terrà poi mercoledì pomeriggio. "Sono venuto qui perché non potete condannare un governo un paese come l'Ungheria che da mille anni è membro della famiglia dei popoli di Europa" ha dichiarato Orban intervenendo alla sessione plenaria del Parlamento europeo. "Un Paese che con il suo lavoro e il suo sangue ha contribuito alla storia della nostra magnifica europea, che si è sollevata contro l'esercito più importante del mondo, quello sovietico, e che ha pagato un forte scotto per difendere la democrazia, oltre ad aver aperto le frontiere alla Germania orientale". È la prima volta che il Parlamento si avvale del suo diritto si iniziativa su questa materia. La convalida dell'avvio della procedura del cosiddetto "articolo 7" avviene attraverso regole ben precise: oltre alla maggioranza semplice dei voti (376) la risoluzione deve ottenere almeno i due terzi delle votazioni. Un risultato tanto più difficile da ottenere dato che il principale gruppo politico in Parlamento, il partito popolare europeo, il Ppe (con 218 eurodeputati) comprende anche Fidesz, il partito di Orban (che a Strasburgo ha 12 rappresentanti), oltre alla formazione di Angela Merkel, la Cdu, al partito cristiano-sociale del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, e ai Republicains francesi. Gli eurodeputati sono chiamati a esprimersi su una risoluzione in cui si chiede al Consiglio degli Stati membri di «rilevare l'esistenza di un chiaro rischio di violazione grave da parte dell'Ungheria dei valori su cui si fonda l'Ue», nel quadro dell'articolo 7 del trattato Ue. Contro l'Ungheria, l'esecutivo europeo ha finora fatto ricorso a diverse procedure d'infrazione per esprimere la sua insoddisfazione sul non rispetto della legislazione Ue in materia di diritto d'asilo, sulla legge che rende perseguibile penalmente chi aiuta un migrante, sul finanziamento alle ong e sulla legge sull'istruzione superiore.