Primarie Pd, Renzi si sfila: "E non è detto che voterò Zingaretti"
Alle prossime primarie "io non partecipo. Ho già dato. Ho vinto due volte e due volte mi hanno fatto la guerra quelli del mio partito. Vedremo i candidati alle primarie del Pd. Ce ne sarà più di uno, non è detto che il mio sarà Zingaretti". Matteo Renzi torna a parlare di Pd. Non alla festa di Ravenna, dove è atteso il prossimo 6 settembre, ma in Tv alla prima puntata di Stasera Italia su Rete4. L'ex-segretario dice che non si ricandiderà al prossimo congresso e fa sapere che il suo sostegno potrebbe andare ad un candidato alternativo a Nicola Zingaretti. La candidatura del governatore del Lazio è uno dei pochissimi punti fermi del prossimo congresso dem. Intanto non si sa quando verrà celebrato. La primavera del 2019, prima delle Europee, è la finestra più probabile. E soprattutto non si sa chi sarà in corsa oltre Zingaretti. Il candidato di cui parla Renzi è ancora fuori dall'orizzonte. "Bellanova, Serracchiani... diciamoci la verità se non si candida Renzi o almeno Delrio, la partita con Zingaretti è persa in partenza", si riflette in ambienti dem. Ma Delrio non si sbilancia. "Dobbiamo ancora prendere decisioni", dice un big renziano. Non è chiaro neanche se alla fine Maurizio Martina sarà o meno candidato. Dario Franceschini si è schierato con Zingaretti e lavora perché il campo alternativo al possibile candidato renziano non si frammenti. "Zingaretti per ora è l'unico candidato. Il suo discorso a Cortona è stato molto convincente. Io penso che lui e Martina possano e debbano stare dalla stessa parte", ha detto oggi al Corriere l'ex-ministro che a Cortona ha riunito i suoi portando il 'corpaccione' di Areadem verso il governatore del Lazio. Un tentativo, si dice, non del tutto riuscito. "Ci sono fette di Areadem non convinte del sostegno a Zingaretti". Altri, invece, come l'ex-capogruppo al Senato, Luigi Zanda, sono già al lavoro per lanciare la volata al presidente della regione che oggi è intervenuto per denunciare gli attacchi social nei suoi confronti. "Sui social iniziano a circolare delle card contro di me che stravolgono le cose che sto dicendo. Sono delle schifezze. Ma se pensano di mettermi paura si sbagliano. Noi non ci fermiamo, ma andiamo avanti con più forza di prima. Io mi impegnerò per un congresso delle idee e della passione, non dell'odio e del rancore. Per cambiare e per dare all'Italia e all'Europa un futuro diverso", garantisce Zingaretti.