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La doppia morale di Renzi sui migranti: ecco quando voleva bloccare i fondi all'Ue [VIDEO]

"Chiudono i porti? Niente soldi". E oggi attacca il governo

Davide Di Santo
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"Loro bloccano i porti? E noi blocchiamo i fondi. Questo non è un ricatto, è una constatazione che sarà condivisa dalla maggioranza degli italiani". Parole di Matteo Salvini o di Luigi Di Maio? No, a pronunciare questo accorato discorso poco più di un anno fa era niente meno che Matteo Renzi. L'aut aut all'Europa sull'accoglienza ai migranti, che sembrava imprescindibile il 7 luglio 2017 quando al governo c'era Gentiloni, in pochi mesi è diventato il ricatto del "bullo" (copyright Renzi) Salvini. Ma ai tempi dei social e della comunicazione permanente la doppia morale dell'ex segretario del Pd ha l'effetto di un boomerang con Lega e 5Stelle che oggi rinfacciano a Renzi di osteggiare quanto da lui così convintamente auspicato solo un anno fa.  "Loro bloccano i porti? E noi blocchiamo i fondi. Questo non è un ricatto, è una constatazione che sarà condivisa dalla maggioranza degli italiani. Noi vogliamo aiutarli in partenza, aiutiamoli a casa loro - affermava a luglio Renzi -  Ma dobbiamo avere il coraggio di dire che o l'Europa fa l'Europa sempre o ne traiamo le conseguenze”. “Gli europei hanno preso un impegno con noi sui migranti per assumersi alcune responsabilità - dichiara Renzi nel video rispuntato online in questi giorni - Non lo fanno? Non c'è problema. Siccome nel 2018 si ridiscute il bilancio dei prossimi anni noi non abbiamo nessun tipo di problematica particolare. Se gli altri non accolgono, noi non contribuiremo a pagare loro tutti i soldi che paghiamo perché noi ogni anno diamo venti miliardi all'Unione Europea e ne abbiamo indietro dodici”. “Bisogna cambiare il rapporto con l'Europa. Ci stiamo provando con le buone. Ma se continuano a far finta che il problema immigrazione sia solo italiano dobbiamo rispondere nell'unico modo possibile: aprendo una discussione sul prossimo bilancio europeo e smettendo di finanziare con soldi italiani i Paesi europei che non danno una mano. Se c'è solidarietà ci deve essere sempre. Solidarietà quando c'è da dare, ma anche quando c'è da ricevere”. E ancora: “Noi dobbiamo dire che c'è un tetto massimo di persone che possiamo accogliere - aggiunse nell'occasione -, non è che possiamo accogliere solo noi e se gli europei non lo capiscono, glielo spieghiamo bene: basta che nei prossimi mesi noi siamo un po' più tosti e determinati, nel dibattito sul bilancio 2020-2026, e vedremo subito le conseguenze su chi prende i soldi dall'Europa e poi costruisce i muri per fermare i migranti”.

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