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Due bombe contro la sede della Lega a Treviso. Salvini: non ci fermeranno

Un sigla anarchica rivendica l'attentato

Davide Di Santo
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Bombe contro la Lega. Succede a Treviso dove un ordigno rudimentale è esploso in via Fontana 95 all'altezza della sede della Lega. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, col personale operativo del nucleo NBCR. Nessuna persona coinvolta, limitati danni al portone di ingresso. Dalle prime informazioni la bomba carta sarebbe esplosa domenica notte vicino alla sede della Lega nella zona industriale fra Villorba e Treviso. L'esplosione però non sarebbe stata avvertita da nessuno. La polizia, però, ha intercettato una rivendicazione sul web  che ha fatto scattare i controlli. Provvidenziali, perché l'ordigno esploso aveva l'obiettivo di attirate gente sul posto per un secondo dispositivo esplodente. È quanto riferiscono fonti leghiste del posto, e su cui starebbero lavorando gli inquirenti. La seconda bomba, infatti, era una pentola a pressione riempita con chiodi e bulloni, pronta ad esplodere se qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon collegato ad essa. L'ordigno è stato fatto brillare dagli artificieri.  "Una bomba è esplosa nelle scorse ore di fronte alla sede della Lega di Villorba (Treviso), un'altra bomba è stata fatta saltare dagli artificieri poco fa. Cercano di fermarci? Violenti e delinquenti non mi fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima", scrive il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook. La rivendicazione dell'attentato sarebbe di matrice anarchica. "All'alba, la sede della Lega a Treviso, è stata attaccata con 1 ordigno, rivendichiamo la collocazione contro politici, sbirri, e loro tirapiedi. A tutto questo non vogliamo essere complici, alla violenza indiscriminata degli Stati ci opporremo con la violenza discriminata contro i responsabili di tutto ciò", si legge nella rivendicazione firmata "Cellula Haris Hatzimihelakis/Internazionale nera, 1881-2018".

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