Il rinvio dell'obbligo
Sui vaccini è scontro: Regioni pronte a ricorrere alla Consulta
È scontro tra maggioranza e opposizioni sulla proroga dell'obbligo vaccinale, contenuto in un emendamento al dl Milleproroghe, che dovrebbe essere approvato domani in Senato. Il segretario del Pd Maurizio Martina promette "ostruzionismo" in Parlamento ma qualora il provvedimento passasse e si riuscisse a farlo diventare legge prima della pausa estiva, le Regioni, in particolare quelle guidate dal centrosinistra, annunciano che non staranno a guardare e promettono iniziative. REGIONI SUL PIEDE DI GUERRA - Dopo le parole dell'assessore alla Sanità della Regione Piemonte e Coordinatore della Commissione Salute della conferenza delle Regioni Antonio Saitta il quale ha accennato all'ipotesi di un ricorso delle Regioni perche' la Sanita' "non e' una materia esclusiva di competenza dello Stato", e' subito arrivata la risposta della maggioranza. I pentastellati sottolineano che l'obbligo dei vaccini comunque resta, anche qualora passasse la proroga. Il senatore del M5S Pino Pisani, medico e componente della Commissione Igiene e Sanita' di Palazzo Madama, spiega infatti che "non e' stato fatto alcun passo indietro" ma "nessuno dovrebbe trascurare che la corretta informazione dei cittadini, causa non da poco del rifiuto dei Vaccini, rappresenta una condizione ineludibile per ottenere la massima adesione alle pratiche sanitarie. Per tutte le pratiche, compresa quella dei Vaccini". "In un Paese civile e moderno, in conformità alle linee guida espresse dalla OMS - aggiunge - le pratiche piu' efficaci per l'adeguata tutela della salute non possano prescindere dalla corretta informazione e dalla consapevole partecipazione dei cittadini e che, pertanto, il ministro Grillo si stia muovendo nella giusta direzione". NO ALLA PROROGA DA PD E FORZA ITALIA - Il Pd insiste e ribadisce la sua contrarietà alla proroga: "Concedere ad una minoranza di genitori che sono contrari alle vaccinazioni la proroga per l'accesso alle scuole, rinviando al prossimo anno scolastico l'assolvimento dell'obbligo delle vaccinazioni, e' l'ennesima scappatoia che dimostra come gli attuali governanti non hanno alcun interesse per la salute pubblica, né rispetto per la conoscenza scientifica e per le certezze che da essa derivano", dicono i due consiglieri regionali in Umbria del Partito Democratico Carla Casciari e Giacomo Leonelli. Anche da Forza Italia viene espresso un netto rifiuto alla proroga. Gloria Saccani Jotti, deputata di Forza Italia, sostiene che "introdurre un significativo intervallo di tempo tra l'abolizione della norma di legge esistente che, oggettivamente, ha gia' determinato un significativo miglioramento della copertura vaccinale e quindi dello stato di salute della popolazione e nuove norme ancora da definire per quanto riguarda la loro l'efficacia, significa ignorare il sovraordinato dettato costituzionale secondo il quale la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività". Piu' feroce la critica di Michele Anzaldi, deputato del Pd: "Di Maio e Salvini, se proprio vogliono continuare a prendere in giro gli italiani giochino con Tav, Tap, Flat Tax ma non con la vita dei bambini e delle persone piu' deboli e sfortunate. I leader di Lega e M5s sui Vaccini giocano col fuoco e rischiano che alla prima disgrazia a essere sensibilizzati siano loro ma dalla magistratura". Ad ogni modo, il segretario Maurizio Martina promette ostruzionismo in Parlamento affinché la proroga non passi: "Siamo pronti anche all'ostruzionismo in Parlamento se il governo, la Lega e i Cinque Stelle non faranno marcia indietro sul folle rinvio dell'obbligo dei Vaccini per i bambini. Stiamo parlando della salute dei bambini e non si puo' giocare con i rinvii".