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Vaccini, il ministro Grillo: nessun passo indietro. Caos sul rinvio, il governo studia l'obbligo flessibile

La Toscana è pronta a farsi una sua legge

Davide Di Santo
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Nessun passo indietro sui vaccini, assicura il ministro della Salute Giulia Grillo. Ma il Movimento 5 Stelle si divide sul rinvio dell'obbligo per la frequentazione scolastica. "Rispetto alla proposta di iniziativa parlamentare e, non governativa - lo sottolineo a scanso di ogni equivoco - che proroga i termini già previsti dal decreto Lorenzin, ribadisco che i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni", sottolinea il ministro in un post su Facebook. "È stata sospesa per un anno una delle tre forme sanzionatorie previste dalla stessa legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne - spiega Grillo - Nessun passo indietro sull'obbligo vaccinale". Il ministro fa sapere che sui vaccini "è allo studio dei parlamentari un disegno di legge che prevede un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio" e questa norma sarà "uno strumento razionale e di buon senso, che contempera il diritto alla salute collettiva e individuale".  L'ORDINE DEI MEDICI CONTRO IL RINVIO - Appello della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) al Parlamento sul tema vaccini: "Nelle sue decisioni, rispetti sempre la scienza e metta il ministro della Salute, Giulia Grillo, nelle migliori condizioni per lavorare". Con una nota il presidente Filippo Anelli interviene all'indomani dell'approvazione al Senato dell'emendamento al decreto Milleproroghe che, di fatto, fa slittare di un anno l'obbligo vaccinale come condizione per l'ingresso alle scuole dell'infanzia e ai nidi. "Esprimiamo la nostra piena fiducia nel ministro e le assicuriamo il nostro sostegno, sapendo che potrà contare anche su tutti gli organismi tecnico-scientifici a sua disposizione per garantire le coperture vaccinali senza compromettere o ledere alcun diritto", dice il presidente Fnomceo, sottolineando che l'articolo 32 della nostra Costituzione "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività. Al ministro il compito di attuare tale tutela, attraverso politiche sanitarie che si fondino sulle migliori evidenze scientifiche a nostra disposizione". LA TOSCANA SI FA LA SUA LEGGE - Anche la Toscana è sul piede di guerra. La Regione è pronta a fare una sua legge. La proroga, infatti è "un atto da irresponsabili", secondo l'assessore alla salute, Stefania Saccardi. «Come medici ed esperti hanno già sottolineato, si tratta di una pessima idea», continua Mentre cominciano le prime prese di distanze da esponenti del Movimento 5 Stelle,  l'ex ministro della Salute e leader di Civica popolare, Beatrice Lorenzin, dichiara che "eliminare la sanzione e la certificazione significa di fatto togliere l'obbligatorietà e quindi non dare ai genitori nessuna garanzia sulle coperture vaccinali nelle classi dei propri figli. Lo Stato abdica anche dal proprio dovere di garante della salute pubblica - continua la Lorenzin - Nonostante i significativi aumenti percentuali registrati dall'entrata in vigore della legge, siamo bel lontani dall'aver raggiunto e consolidato l'immunità di gregge, non solo sui nuovi nati, ma nella complessità della popolazione, a causa delle migliaia di persone che non si sono sottoposte alla vaccinazione nell'ultimo decennio".

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