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Musei, Franceschini contro Bonisoli: "Sbagliato abolire le domeniche gratis"

L'ex titolare dei Beni Culturali critica la decisione dell'attuale ministro

Daniele Di Mario
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Scontro tra Pd e governo per la decisione del ministro della Cultura Alberto Bonisoli di abolire l'accesso domenicale gratuito ai musei. I Democratici sostengono che un simile provvedimento toglierebbe opportunità ai cittadini, in particolare ai giovani. E il predecessore di Bonisoli, Dario Franceschini chiede all'attuale ministro di lasciar stare le cose che funzionano, spiegando che i buoni provvedimenti non hanno colore politico. Dopo l'estate saranno aboliti gli ingressi gratis ai musei le prime domeniche del mese, aveva annunciato il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, a margine di un incontro alla Biblioteca nazionale di Napoli. «Lascerò maggiore libertà ai direttori dei musei: se la domenica gratuita è una libera scelta non ci vedo nulla di male. Ma l'obbligo non funziona. Magari a Pompei a novembre va bene, ma la prima domenica di agosto? Migliaia di turisti che arrivano e pensano "ma gli italiani sono così pazzi da farmi entrare gratis?". Non avete idea dei commenti che arrivano: così non apprezziamo i beni culturali ma li svalutiamo». Per questa estate comunque il sistema non cambia, eventuali cambiamenti - ha chiarito il ministro - saranno decisi dopo. Dura la reazione di Dario Franceschini, secondo il quale abolire le domeniche gratuite nei musei «non ha alcun senso logico. Non se ne capisce la ragione. Rinunciarci solo per marcare una discontinuità politica è un errore grave e per questo chiedo al governo e al ministro Bonisoli di ripensarci». L'ex titolare dei Beni culturali non ci sta e contesta la decisione di mettere la parola fine alle domeniche gratuite nei musei italiani a partire da settembre. «Per una forma di rispetto e correttezza nei confronti del mio successore - spiega l'esponente Pd ai giornalisti - avevo scelto di non parlare di cose inerenti il ministero, ma oggi non posso proprio tacere. Il ministro ci ripensi, sarebbe un grave errore», ribadisce Franceschini. Le domeniche gratuite nei musei non solo hanno avvicinato i cittadini italiani alla cultura, ma hanno anche contribuito ad aumentare gli incassi dei musei stessi, spiega ancora Franceschini. «La prima domenica gratuita nei musei ha fatto registrare le visite di più di 10 milioni di italiani, perché ai musei statali si sono poi aggiunti anche quelli privati e si tratta di centinaia e centinaia di visitatori che hanno trasformato l'iniziativa in una vera festa di popolo», spiega Franceschini. Una iniziativa, rivendica ancora l'ex ministro, che «ha riavvicinato, e in molti casi avvicinato per la prima volta, i cittadini al loro patrimonio culturale». Non solo. Le domeniche gratuite sono state anche un volano per gli incassi dei musei: fino a febbraio 2018 l'incasso si aggira intorno ai 12 milioni e 300 mila euro, per arrivare a toccare quota circa 14 milioni ad oggi. Insomma, insiste Franceschini, «abolire le domeniche gratis è un grave errore», perché così «molte famiglie, ad esempio composte da 4 persone, economicamente non potranno più andare al museo». E molti visitatori, «una volta scoperto il patrimonio culturale, sceglievano di tornarci e di visitare» altri siti, incrementando gli incassi dei musei. In sostanza, per Franceschini, «una sola domenica gratis al mese nei musei ha un valore culturale, educativo ma anche pedagogico» con un risvolto «economico perché le domeniche gratuite hanno incrementato fortemente gli incassi» e abolirle «creerà molti disagi».

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