polizia postale
Il premier Conte: "Reale e virtuale non si possono più separare"
"Creare un circuito virtuoso tra tutela dei diritti, uso della rete, inclusione sociale e crescita economica a supporto del progresso tecnologico". È la "ricetta" lanciata dal premier Giuseppe Conte intervenuto, presso la Lanterna di Fuksas, a "Venti Digit@li", l'evento di celebrazione del ventesimo anniversario dell'istituzione del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, del Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, e di numerose personalità. "Un Servizio encomiabile con risultati notevoli - il contrasto della criminalità informatica - che ha raggiunto un livello di efficienza operativa incredibile", ha detto Conte rivolgendosi alla platea. Ricordando: "Parliamo di un settore nevralgico per la tutela degli interessi nazionali". Dunque, "occorre ampliare il perimetro degli asset strategici per un sistema radicato a vari livelli, dal cybercrime al cyberbullismo. Non c'è solo contrasto alla pirateria informatica qui, ma tanta prevenzione". La riflessione più ampia è quella sul "significato della rivoluzione telematica che ha cambiato le nostre vite. Il progresso tecnologico va coniugato con le esigenze della collettività. Perché lo spazio virtuale non è sospeso alle regole giuridiche. Non è pensabile dividere spazio reale e virtuale perché ormai si intrecciano. Laddove la privacy spesso collide con la sorveglianza, l'anonimato è in tensione con la tutela dei diritti altrui, la libertà di espressione è minacciata dalla censura".