Marcello Dell'Utri sarà scarcerato: differimento della pena per l'ex senatore
Marcello Dell'Utri lascerà il carcere di Rebibbia nelle prossime ore per gli arresti domiciliari: il tribunale di sorveglianza di Roma ha accolto l'istanza dei legali Simona Filippi e Alessandro De Federicis che ne avevano chiesto la scarcerazione per motivi di salute. Dell'Utri, condannato nel 2014 a 7 anni per concorso esterno alla mafia, si era visto negare tre già volte le istanze presentate al tribunale e legate alle patologie da cui è affetto. Secondo la decisione dei giudici di piazzale Clodio la pena per l'ex senatore di Forza Italia viene differita, e con tutta probabilità lascerà il carcere domani. L'istanza sulla base della quale il tribunale ha deciso, era stata discussa il 15 giugno. Il 22 giugno i giudici avevano affidato una nuova perizia medica sul detenuto che si è focalizzata sui suoi problemi cardiaci. Dell'Utri, oltre ad essere da anni cardiopatico, è diabetico e affetto da un tumore alla prostata per il quale, tra marzo e aprile, è stato ricoverato, in regime di detenzione, presso il Campus Biomedico della capitale. Anche la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva respinto, nei mesi scorsi, la richiesta di sospensione della pena che era stata presentata prima del suo trasferimento nel Campus Biomedico per curare il tumore. Il 20 aprile scorso era arrivata per lui una nuova condanna, a 12 anni, nel processo di Palermo sulla Trattativa Stato-Mafia. Secondo quanto riportava una consulenza dell'ex presidente della Società italiana di psichiatria Claudio Mencacci, depositata dai difensori, le condizioni in cui era ricoverato Dell'Utri e la detenzione, rappresentavano un pericolo ulteriore per la sua salute: "Il rischio - sottolineava Mencacci - è di applicare ad una persona anziana e gravemente malata una limitazione non comprensibile ed eccessiva che sta cominciando a produrre una reazione di sfinimento emotivo che potrebbe sollecitare risposte di tipo depressivo ed ansioso ancora più marcate di quelle attuali".