L'Esercito di Silvio diserta. E passa con Giorgia
Simone Furlan e la sua rete scelgono la Meloni e aderiscono a Fratelli d'Italia: "FI è cambiata, non è più gestita da Berlusconi e non ne condivido più la linea"
«Sono un po' arrabbiata che tu non lo abbia chiamato l' Esercito di Giorgia...». Con una battuta, Giorgia Meloni ha manifestato la propria soddisfazione per l'entrata in Fratelli d'Italia di Simone Furlan, l'imprenditore veneto ed ex-dirigente di Forza Italia che aveva fondato il movimento "L' Esercito di Silvio" a sostegno di Forza Italia e dell'ex premier Berlusconi. L'annuncio del passaggio è stato dato in una conferenza stampa a Montecitorio, nel corso della quale Furlan ha ripercorso brevemente il deteriorarsi del suo rapporto con una parte di Forza Italia e spiegato la decisione di lasciare. «In FdI - ha detto Furlan - ho ritrovato un ambiente familiare, e ringrazio Giorgia Meloni per avermi dato questa opportunità. Ho dato le dimissioni da FI a maggio, ma non ho reso nota la mia scelta per non danneggiare il partito a urne aperte, con le elezioni Comunali in corso. Resto berlusconiano nel dna - ha proseguito - ma la Forza Italia degli ultimi due anni è cosa ben diversa da quella che avevo conosciuto nel 1994, quando mi innamorati politicamente di Berlusconi. Non condivido più una linea di partito che non è gestita da Berlusconi, ma nelle segrete stanze degli avvocati». Furlan ha presentato anche il nuovo simbolo del movimento, che ha cambiato l'originaria denominazione di "Esercito di Silvio" in "Esercito della Libertà", spiegando che si trattava del nome originale assegnato alla sua rete prima di intitolarla a Berlusconi. «L'obiettivo - ha concluso Furlan - è raccogliere i tanti amministratori locali di centrodestra che cercano una casa politica». «Furlan - ha spiegato la presidente FdI - ha deciso di darci una mano nella rifondazione del centrodestra, che non va semplicemente riformato. Noi siamo sempre rimasti dentro e abbiamo il limite della coerenza. A differenza da quanto letto in alcuni articoli dettati, dal 4 marzo Fdi è sempre cresciuta ed è diventato il secondo partito del centrodestra in undici dei 20 capoluoghi dove si è votato. Stiamo diventando sempre più attrattivi e dobbiamo diventare sempre più inclusivi».