La lettera di Verdini
Caro Silvio, adesso salva Forza Italia
Il governo dei sovranisti ha retto alla prima prova elettorale, anche se Salvini ne è uscito molto meglio del suo vicepremier dirimpettaio, che fa rima con Di Maio. Non c'è nulla da fare: al popolo sovrano questa strana coalizione piace, eccome. Dunque, buona fortuna a loro e all' Italia: a quella mezza che ha votato Lega e Cinque stelle e all'altra metà del cielo che non vi si riconosce. Anche se, per onestà intellettuale, bisogna ammettere che il cattivismo barbaro di Salvini sull' immigrazione raccoglie molti consensi anche negli elettorati a lui lontani, così come piace la voce grossa contro il signorino francese Macron, nemico ideale per risvegliare gli istinti nazionalisti e raggranellare altri like. Questo è quanto, e per invertire il corso degli eventi non basterà certo sgranocchiare pop-corn come al cinema, sedersi sulla riva di un fiume o augurarsi che il famigerato contratto di governo si scontri più prima che poi col principio di realtà. E' vero che mettersi contro i poteri forti comunitari potrebbe esporre il Paese intero a ritorsioni drammatiche, ma i nuovi governanti - almeno lo spero - dovranno bene o male tenerne conto e ridimensionare così le loro fantasmagoriche promesse. Ma il vero rischio che intravedo è un altro, ossia che questo ircocervo politico finisca per consolidarsi a tal punto da diventare, al prossimo appuntamento elettorale, maggioranza e insieme opposizione. Un nuovo arco costituzionale. Perché in democrazia i vuoti si riempiono sempre, e attualmente un' opposizione è difficile trovarla, anche col lanternino. I suoi portavoce sono in effetti fantasmi e, salvo rare eccezioni, non fanno paura a nessuno... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI