Il Pd vince con l'usato sicuro. Le faide interne affossano il centrodestra
Fiumicino, Velletri e Santa Marinella ai Dem. Il M5S si conferma a Pomezia. FI-Lega-FdI salvano la faccia nelle Città dei Papi
La prova del nove dei ballottaggi laziali è andata per quasi la metà al centrosinistra, che ha ottenuto 4 successi grazie all'usato sicuro di due ex sindaci e un ex assessore capitolino promosso a minisindaco, con due vittorie al centrodestra nelle "Città dei Papi" (Viterbo ed Anagni), altrettante ai civici pontini (Aprilia e Formia) e la più rotonda (quasi il 69%) delle conferme per il MoVimento 5 Stelle a Pomezia. III MUNICIPIO A CAUDO Ma nelle nove sfide ha prevalso più il mare nel confronto tra cabine elettorali e quella degli stabilimenti balneari. Perché è stata l'astensione a prevalere in tutto il Lazio, con punte dei quattro quinti degli aventi diritto che hanno disertato i seggi al III Municipio, dove ha votato solo il 20,9%, poco più di un romano su cinque dei 160mila iscritto (al primo turno aveva votato il 26,49%). Il nuovo presidente del Municipio Montesacro è l'ex assessore capitolino all'Urbanistica della Giunta Marino, Giovanni Caudo, col 56,7% ottenuto da Pd, LeU e dal Centro solidale. Il suo avversario, il leghista Francesco Maria Bova si è fermato al 43,3% insieme a tutto il centrodestra. LE DUE "CITTA' DEI PAPI" Ma il crollo dell'affluenza c'è stato anche a Viterbo 46,38% (contro il 62,68% del 10 giugno), unica città capoluogo del Lazio al voto e l'ultima governata dal centrosinistra, strappata ora dal centrodestra di Giovanni Arena. Il 68enne ex assessore, esponente di Forza Italia, ha vinto col 51,09% e una differenza di 581 voti sull'avversaria civica Chiara Frontini (48,91%), ex assessore al Lavoro nel 2012 nella Giunta Marini di centrodestra. Nell'altro derby di centrodestra, svoltosi nell'altra “Città dei Papi” del Lazio, ad Anagni, ha votato solo il 52,57% (contro il 74% del primo turno) ed ha vinto col 55,14% Daniele Natalia, sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e 5 liste civiche. L'altro Daniele, Tasca candidato di Casapound più altre 4 liste civiche, si è fermato al 44,86%. I DUE SINDACI CONFERMATI Due i sindaci uscenti hanno ottenuto il bis a Fiumicino ed Aprilia. Nella città aeroportuale, dove ha votato appena il 41,48% del corpo elettorale (il 10 giugno si era presentato il 55,51%), il “biglietto di ritorno” è andato a Esterino Montino, che con la sua coalizione di centrosinistra ha conquistato il 57,22% dei voti. L'ex ministro Mario Baccini, appoggiato da 7 liste civiche e Forza Italia, si è fermato al 42,78%. Anche ad Aprilia, dove ha votato solo il 43,74% degli aventi diritto (al primo turno il 56,01%) è arrivata la conferma per il civico Antonio Terra col 52,71%. L'ufficiale dei carabinieri Domenico Vulcano, candidato dal centrodestra, non è andato oltre il 47,29%. SCAMBIO DI FASCE E SCRANNI L'ex sindaco Pd di Civitavecchia, Pietro Tidei, ora indossa anche la fascia tricolore del Comune confinante, Santa Marinella. E' stato eletto con il 57,17% dei voti, mentre il suo rivale, Bruno Ricci del centrodestra, ha ottenuto il 42,83%. Ma anche a Santa Marinella ha votato solo il 44,11% (al primo turno 59,64%). A Pomezia, invece, cambio di scranno per il presidente del Consiglio comunale uscente, Adriano Zuccalà (Movimento 5 Stelle), che ha più che doppiato il suo avversario di centrodestra, Pietro Matarese: 68,76% contro il 31,24%. Ma ha votato soltanto il 40,69% degli aventi diritto (al primo turno il 56,22%). A Velletri ha votato poco più della metà dell'elettorato (50,97% contro il 63,48% del primo turno) ed ha vinto il centrosinistra allargato Orlando Pocci, che ha conquistato il 54,98%, contro Giorgio Greci (FdI-Lega) che si è fermato al 45,02%. Il Comune laziale che ha registrato più elettori ai seggi è stato Formia (il 53,08% contro il 64,79% del 10 giugno), dove ha vinto l'insegnante Paola Villa, civica, col 62,20% mentre l'avvocato di centrodestra Pasquale Cardillo Cupo non è andato oltre il 37,80%.