Verso il ballottaggio
Il centrodestra tenta il colpaccio
Dopo il primo turno delle amministrative dello scorso 10 giugno, è tempo di ballottaggi nei Comuni con più di 15mila abitanti dove nessun candidato ha raccolto la maggioranza assoluta dei consensi espressi. Si voterà nella sola giornata di domani; le urne saranno aperte dalle 7 alle 23; lo scrutinio avrà inizio nella stessa giornata di domani al termine delle operazioni di voto e dopo il riscontro del numero dei votanti. Sono 75 i ballottaggi previsti per i Comuni medio-grandi: in 29 casi il centrodestra è in vantaggio, il 20 lo è il centrosinistra, i Cinque Stelle concorrono sola- mente in tre capoluoghi di provincia (Ragusa, Avellino e Terni). Nel Lazio saranno richiamati alle urne i cittadini di otto Comuni tra cui Viterbo - unico capoluogo al voto nella regione - più quelli del III Municipio di Roma, per un totale di 496.963 elettori (su una popolazione totale di 567.777). Al voto si andrà anche ad Anagni (Frosinone), Aprilia e Formia (Latina), Fiumicino, Pomezia, Santa Marinella e Velletri (Roma). Nel capoluogo della Tuscia si sfideranno il candidato del centrodestra, Giovanni Arena (che al primo turno ha raccolto il 40,2%) e la civica di centrodestra Chia- ra Frontini (fermatasi al 17,6%), dopo la netta sconfit- ta del centrosinistra che il 10 giugno si era presentato diviso in due opposti schieramenti. Ad Aprilia la sfida sarà tra il centrodestra a sostegno di Domenico Vulcano (37,83%) e la coalizione civica di Antonio Terra (31,88%). A Fiumicino l’ex ministro Mario Baccini, sostenuto al primo turno dalla sola Forza Italia, conta nell’appoggio di Fratelli d’Italia per battere l’uscente Esterino Montino. Il partito di Giorgia Meloni al primo turno aveva appoggiato il senatore della Lega William De Vecchis, che ha rifiutato l’apparentamento con il resto del centrodestra. Al primo turno la coalizione di centrosinistra ha ottenuto 12.640 preferenze (39,04%) contro gli 8.969 voti (27,70%) degli avversari. A Formia i cittadini sono chiamati a scegliere tra la candidata civica Paola Villa, vera sorpresa del primo tur- no che ha ottenuto il 40,07% dei voti, e il candidato diana coalizione di centrodestra Pasquale Cardillo Cupo che ha raggiunto il 35,09%. A Pomezia il ballottaggio sarà tra il MoVimento 5 Stelle, con Adriano Zuccalà che partirà dal 28,7%, e il centro- destra di Pietro Matarese, arrivato al 25,38%. Qui, con il centrosinistra di nuovo estromesso con il 18,81%, il vero sconfitto è stato l’ex sindaco Fabio Fucci, fuoriuscito dal M5S per tentare il terzo mandato e fermatosi con la sua lista civica al 23,47% dei consensi. Punta molto sul III Municipio di Roma il centrosinistra, dopo l’affermazione dell’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Marino Giovanni Caudo che ha sfondato il tetto del 40% (partirà dal 42,06%). Se la vedrà con lo sfidante di centrodestra. il dirigente di Polizia, Francesco Maria Bova (33,81%), candidato in quota Lega, chiamato a recuperare quasi 10 punti percentuali all’avversario. Fuori dal Lazio, tra i capoluoghi si voterà ad Ancona, unico capoluogo di Regione dove si va al ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco. Qui la sfida è tra la prima cittadina uscente Pd Valeria Mancinelli, sostenuta dal centrosinistra (48% al pri- mo turno) e il candidato civico sostenuto dal centrodestra Stefano Tombolini (28,4%). Una sfida che ha tutto il sapore di un test politico, dopo il voto del 4 marzo, che ha visto l’avanzata travolgente di M5S in tutte le Marche e l’affermazione della Lega. Sfida fratricida tutta interna al centrodestra a Imperia, dove l’ex ministro del governo Berlusconi Claudio Scajola (che si presenta con una lista civica) arrivato al 35,3% se la vedrà col suo ex delfino Luca Lanteri (cd) al 28,7%. A Siracusa Paolo Reale (cd) 37,3% sfiderà Francesco Italia (civico) 19,4%. Italia è un candidato di area centrosinistra: la sorpresa è che avrà il sostegno di Fabio Granata candidato al primo turno con «Diventerà bellissima», partito fondato del presi- dente della Regione Nello Musumeci che governa col centrodestra. A Ragusa Antonio Tringali (M5S) al 22,7% se la vedrà con Giuseppe Cassì (cd) al 20,8% al primo turno; a Messina Dino Bramanti (Cd) al 28,2% affronterà Cateno De Luca (civico) al 19,8%. In Toscana, a Massa, Ales- sandro Volpi (cs) al 33,9% corre contro Francesco Per- siani (Cd) al 28,2%. A Pisa Michele Conti (cd) al 33,4% sfiderà Andrea Serfogli (cs) al 32,3%; a Siena il sindaco uscente Bruno Valentini (cs) al 27,4% al primo turno si è apparentato con l’ex sindaco della città Pierluigi Piccini (ex dirigente Mps e prima iscritto al Pd) alla testa di una lista civica che aveva preso il 21,4 e se la dovrà vedere con Luigi De Mossi (cd) (24,2). A Sondrio, Marco Scaramellini (cd) al 46,8% sfiderà Nicola Giugni (cs) al 36,1%; ad Avellino Nello Pizza (cs) al 42,9% incontrerà Vincenzo Ciampi (M5S) 20,2% col quale si sono schierate due liste civiche una riconducibile all’ex candidato Luca Cirpiano ex Pd e l’altra Dino Preziosi ex manager della società si trasporto pubblico della Regione; con il M5S anche Sabino Morano, candidato per il centrodestra che si è piazzato al terzo posto con appena il 10% dei voti. Ma il coordinatore provinciale di Forza Italia ha preso le distanze da questa decisione considerata «a titolo personale», e ha lasciato libertà di voto agli iscritti. A Brindisi Roberto Cavalera (cd) al 34,7% correrà contro Riccardo Rossi 23,5 (cs); a Teramo Giandonato Morra (cd) al 34,6%, che ha incassato, tra le polemiche, l’endorsement di Giovanni Cavallari (che ha preso con la sua civica il 10,24%) se la vedrà con Gianguido D’Alberto (cs) 21,1; a Terni derby tra forze di governo: Leonardo Latini della Lega al 49,2% appoggiato da Fi e Fdi contro Thomas De Luca (M5S) al 25%.