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Mussolini choc: dai vertici di FI metodi autistici

L'europarlamentare azzurra critica le decisioni del partito

Daniele Di Mario
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I metodi dei vertici di Forza Italia «sono quasi autistici». L'accusa choc è di Alessandra Mussolini, europarlamentare azzurra intervistata dai microfoni di Ecg su Radio Cusano Campus. La Mussolini confessa di aver «perso i freni inibitori» e rivendica di dire «sempre quello che penso», attaccando i vertici del proprio partito perché «si riuniscono in tre, tra di loro. In modo - dice - quasi autistico». «Non voglio lasciare Forza Italia, possibile - aggiunge l'eurodeputata, sempre più critica con gli azzurri - che uno non possa dire quello che pensa? Io mi sono rotta di stare in silenzio ad accettare supinamente tutti gli errori che vengono fatti». Un esempio? «Con questa operazione contro Salvini e contro il governo ci stiamo mettendo dalla parte di chi ha perso, ma noi le elezioni le abbiamo vinte», attacca. «La base - assicura - è con me, le mie idee sono condivise dalla gente comune. I vertici del partito, invece, sono allineati su una posizione che ci fa schiantare». A proposito di Salvini e dei rom, Mussolini ricorda che «in campagna elettorale il centrodestra, e in particolare la Lega, hanno affrontato certe tematiche. Salvini sta facendo quello che ha detto in campagna elettorale, le sue parole sono da persona di buonsenso. In genere quando uno diventa ministro poi si trasforma, si ingessa, si mette giacca e cravatta. Lui non sta facendo così». E allora, «i rom devono essere trattati come tutti gli altri cittadini italiani: se tu sfrutti un bambino, gli fai chiedere le elemosina, non lo fai andare a scuola, è giusto anche togliere la patria potestà ai Rom. I Rom devono avere gli stessi obblighi che hanno gli italiani. Non è possibile che a loro sia concesso tutto». Ancora su Salvini: «C'è chi dice che è fascista? Vabbè, fatemi un'altra domanda... Uno che fa delle cose fatte bene, dove i cittadini lo hanno votato, e lo fa subito, non tra un anno. Che gli si può dire?».

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