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La fuga dal MoVimento è già iniziata

Beppe Grillo e Luigi Di Maio

L'analisi del primo turno delle Amministrative: centrodestra e Pd rialzano la testa. E il MoVimento rischia di essere all'inizio della fine

Denis Verdini
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Ci sono molte argomentazioni che inducono alla prudenza nell'analizzare, in chiave politica, i risultati di un turno amministrativo parziale, quale quello che si è tenuto domenica scorsa. E tuttavia dei dati emergono con sufficiente chiarezza e vale la pena di azzardare alcune valutazioni, anche perché questo turno elettorale è praticamente coinciso con le prime settimane di luna di miele di un governo oggettivamente «rivoluzionario» che, a stare ai sondaggi, gode anche di notevoli consensi. Vanno ribadite naturalmente alcune premesse: le pere con le mele non si possono confrontare. Le comunali sono cosa ben diversa dalle politiche. E questo per una serie di ragioni: è diverso il format sia perché siamo di fronte ad una legge elettorale a doppio turno sopra i 15mila abitanti (10mila in Sicilia), sia perché il corpo elettorale - legalmente identico - è nei fatti diverso. Fra politiche e amministrative sono rimasti a casa circa 800mila elettori su 6 milioni e mezzo di aventi diritto, pari ad una flessione nella partecipazione del 12%. È diversa anche l'offerta politica per la abnorme proliferazione di liste civiche e per la centralità della figura dei candidati sindaci, che sono sottoposti ad elezione diretta. C'è in aggiunta l'influenza determinante di fattori locali e di fenomeni di macro-aree: per esempio la possibilità offerta dalla legge di esprimere le preferenze, fatto questo che rende il sud del paese molto più partecipativo. I confronti dunque vanno fatti con cautela. Non rileva, in questa fase il bilancio delle amministrazioni vinte e perse, anche perché siamo a metà del cammino, visto che per 75 comuni su 109 dovremo aspettare il turno di ballottaggio. Tuttavia vale la pena di azzardare una previsione e anticipare i titoli dei giornali del 25 giugno, che avranno un segno certamente diverso rispetto a quelli di questi giorni. Non si parlerà più infatti di «tenuta» del centro-sinistra. Questo dato - vero, come vedremo, dal punto di vista dei voti di lista - non potrà che essere ribaltato all'esito dei ballottaggi. Non occorre la palla di vetro infatti per capire... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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