Fiducia a Palazzo Madama
Il governo "guadagna" già quattro voti: al Senato i sì sono 171
Nessuna sorpresa al Senato per il primo voto di fiducia. Il governo guidato da Giuseppe Conte incassa i previsti 171 sì, 4 voti in più rispetto ai numeri della maggioranza (167 senatori), e si attesta su una soglia di 'sicurezza' di 10 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta, che a palazzo Madama è fissata a quota 161. I voti contrari sono 117, gli astenuti 25. LA "MAPPA" DELLA FIDUCIA AL SENATO - Ai 58 voti favorevoli della Lega e 109 del Movimento 5 stelle si aggiungono infatti i già previsti 2 voti dei senatori eletti all'estero del Maie, Ricardo Antonio Merlo e Adriano Cario, e i 2 voti degli ex grillini Maurizio Buccarella e Carlo Martelli. Nessun 'soccorso' arriva dal gruppo Per le Autonomie, che durante le consultazioni svolte da Conte in occasione del primo incarico affidatogli dal Capo dello Stato avevano lasciato un "canale aperto" che, però, dopo il discorso programmatico del premier, non si è trasformato in voto favorevole: le Autonomie si sono infatti astenute, anche se con alcune divisioni all'interno del gruppo. Su 8 componenti 2 senatori, Gianclaudio Bressa e Pierferdinando Casini, hanno optato per il 'no', mentre la senatrice a vita Elena Cattaneo si è astenuta. Ha scelto l'astensione anche l'altra senatrice a vita, Liliana Segre. FDI SI ASTIENE, NO DI FORZA ITALIA - Nessuna sorpresa neppure sul fronte di un possibile allargamento stabile della maggioranza, con la conferma dello 'spezzettamento' in tre tronconi della coalizione di centrodestra: FdI si astiene, la Lega sta al governo e Forza Italia si pone con determinazione all'opposizione. Anche il Pd conferma il fronte dell'opposizione, votando no alla fiducia, così come Leu. Tra le astensioni, quindi, si registra quella di Fratelli d'Italia, che ha confermato di non avere intenzione di entrare nella maggioranza, pur ponendosi in una posizione diversa rispetto alle forze che hanno scelto nettamente il campo dell'opposizione, come Pd e Forza Italia. I 18 senatori del partito di Giorgia Meloni si sono astenuti, aspettando al varco il governo e ribadendo che voteranno a favore solo di quei provvedimenti che rientrano nel programma della coalizione di centrodestra. Hanno votato no i 61 senatori di Forza Italia, i 52 del Pd, e tra gli altri Riccardo Nencini del Psi, Emma Bonino di + Europa, i 4 senatori di Liberi e Uguali. Domani si prosegue con il voto di fiducia alla Camera. "E poi si inizia davvero a lavorare per il Paese", ha twittato Conte dopo il voto.