la linea dura del ministro
Immigrati, Salvini avverte l'Europa: "Ci aiuti oppure altre vie"
"Occorre buonsenso. Quello degli sbarchi e dell'accoglienza di centinaia di migliaia di non profughi non può continuare ad essere un problema solo Italiano. O l'Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie". Il neoministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini ribadisce senza riserve il suo piano anti-immigrazione per l'Italia. Il responsabile del Viminale, intervistato a Non stop news su Rtl 102.5, dichiara: "Spero di essere all'altezza, vorrei dare un po' di sicurezza in più agli italiani, a cominciare dagli uomini delle forze dell'ordine". Poi ammette che il suo predecessore (Marco Minniti ndr) ha svolto un buon lavoro ma adesso alla Cancelliera tedesca chiede i fatti. "Per me, se qualcuno ha fatto qualcosa di utile, di intelligente anche se aveva una maglietta diversa, non riconoscerlo sarebbe sciocco. Non arrivo al ministero dell'Interno con la clava a cambiare a tutto - aggiunge - Arrivo in punta di piedi per studiare, per ascoltare,per capire. Sull'immigrazione c'è tanto da fare: ci sono accordi di riammissione con alcuni Paesi, con altri non ce ne sono, alcuni invece non li rispettano. Non ci sono bacchette magiche: occorre lavorare sulla riduzione dei costi, perché non è possibile che l'Italia sia il Paese europeo che paga di più coloro che soggiornano qua e fanno domanda di asilo politico: Occorre lavorare sui tempi perché non è ammissibile che ci si mettono due anni e mezzo dallo sbarco alla chiusura della pratica di asilo politico. Lo status di rifugiato viene concesso a 6 immigrati su 100, lo dicono le statistiche". Il ministro avverte l'Europa ed elogia Putin: "C'è un legame di stima, ritengo abbia fatto tanto per il suo popolo e con interventi contro il terrorismo islamico - ha dichiarato - come l'intervento in Siria: e lo dico gratis, perché lo penso. Penso che con la Russia sia meglio avere un rapporto di scambio. Dalla Russia non ho mai avuto una lira, né una matrioska, né un colbacco. L'economia italiana avrebbe solo da guadagnare da buoni rapporti con la Russia. Il nemico in questo momento è il terrorismo islamico, non l'espansionismo della Russia".