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Conte chiede la fiducia al Parlamento. Tutti i numeri alla Camera e al Senato

Conte al lavoro sul discorso alle Camere (Facebook)

Alle 12 le dichiarazioni programmatiche del premier. Il primo vero banco di prova è la maggioranza a Palazzo Madama

Davide Di Santo
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Il governo Conte alla prova del Parlamento. Tocca al Senato dove si inizia a votare per la fiducia alla alle ore 19,30. Mercoledì alle 17,30 toccherà alla Camera. La prova del Senato - A Palazzo Madama, primo vero banco di prova, il nuovo governo può contare su 167 voti certi, 6 in più rispetto alla maggioranza assoluta. In Senato infatti, ci sono 58 senatori della Lega e 109 del Movimento 5 stelle. In realtà, però, a votare la fiducia ci dovrebbero essere almeno altri 4 senatori, facendo salire la maggioranza a quota 171. I 5Stelle espulsi e altri voti - Quando il premier Giuseppe Conte ha tenuto le sue consultazioni preliminari, la promessa di un voto positivo anche di Maurizio Buccarella e Carlo Martelli, senatori eletti nelle fila del M5S, gruppo al quale però non si sono poi potuti iscrivere per scandali di varia natura. Hanno annunciato il loro sostegno anche i senatori Ricardo Antonio Merlo e Adriano Cario, esponenti del gruppo Maie, eletti all'estero. A Palazzo Madama, poi, si studiano le mosse del gruppo delle Autonomie, che in linea teorica potrebbero far salire la quota di maggioranza sino a 174-175 sì. Durante le consultazioni, il gruppo non aveva chiuso al premier. L'astensione di FdI - Al Senato il gruppo di Fratelli d'Italia, che conta 18 senatori, si asterrà. In un primo momento era invece orientato verso il No alla fiducia. Ma, dopo gli ultimi contatti con Matteo Salvini, il partito di Giorgia Meloni ha cambiato linea e ha annunciato l'astensione. Il no di Forza Italia - I voti contrari, di conseguenza, dovrebbero essere 61 da Forza Italia, 52 dal Pd, più alcuni componenti del gruppo Misto, come Emma Bonino. A Montecitorio - Alla Camera, invece, l'esecutivo giallo-verde ha una maggioranza ben più ampia, con 346 voti a favore (222 deputati M5S e 124 leghisti). Sono 30, quindi, i voti di scarto rispetto alla maggioranza assoluta di 316. Anche qui i consensi potrebbero aumentare, sempre grazie ad alcuni deputati ex M5S e ad alcuni componenti del gruppo Misto. FdI - come al Senato - dovrebbe astenersi. All'opposizione, ancora una volta, ci saranno Forza Italia, Pd e LeU. Il calendario - Domani dunque appuntamento alle 12, ora in cui il premier farà le sue dichiarazioni programmatiche. Alle 13.30 è previsto che si sposti alla Camera per depositare il suo intervento. A partire dalle 14.30 si terrà il dibattito, mentre è previsto che il voto di fiducia arrivi entro le 20. Alla Camera, invece, la discussione generale inizierà dopodomani tra le 9 e le 14.30. Alle 15.45 ci sarà la replica del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a cui seguiranno le dichiarazioni di voto. La fiducia è prevista per le 17.40.

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