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Pronti, via e scatta il tiro a Fontana

Il leghista dice un'ovvietà sulla bassa natalità. Apriti cielo

Pietro De Leo
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L'autonominato "fronte repubblicano" si compatta al cospetto, o meglio, contro il neo ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, Lega, che ieri in un' intervista al Corriere della Sera ha avuto l' idea spericolata (nei tempi di politicamente corretto ancora agguerrito) di affrontare alcuni temi evidentemente tabù. Sulla natalità: «Voglio invertire la curva della crescita che nel nostro Paese sta diventando davvero un problema», ha detto rilanciando l' idea «di abbassare l' Iva per tutti i prodotti che riguardano l' infanzia». Poi: «Metterò anche in atto delle politiche per ridurre il numero degli aborti», e cioè «intervenire per potenziare i consultori così da cercare di dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma ed un papà». La chiusa invece è con una domanda sulle famiglie arcobaleno. «Per la legge non esistono in questo momento», replica Fontana. E, al di là delle proposte sull'Iva e consultori, dev' essere stato questo passaggio e quello sul primato della famiglia naturale ad aver scatenato la valanga di critiche. Dal Pd Monica Cirinnà, madre, o meglio, Genitore 1 della legge sulle Unioni Civili tuona: «Trovo gravissimo che un ministro della Repubblica neghi la realtà, anche se ne capisco la funzione reazionaria e oscurantista». Matteo Orfini osserva che «le famiglie arcobaleno esistono. E sono bellissime». Di «Medioevo» parlano Alessia Morani e da Leu Nicola Fratoianni. Laura Boldrini la prende alla larga: «W la Repubblica - scrive - quella fondata sul lavoro e sui diritti. Non quella retrograda e oscurantista che hanno in mente Fontana e Salvini»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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