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Offese a Mattarella, inchiesta sul post del padre di Di Battista

Fascicolo aperto dalla Procura di Roma

Davide Di Santo
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È ancora a carico di ignoti, allo stato, il procedimento aperto nei giorni scorsi dalla Procura di Roma dopo il post su Facebook contro Sergio Mattarella riconducibile a Vittorio Di Battista, il papà del "grillino" Alessandro. E' quanto si apprende negli ambienti di Piazzale Clodio. Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e affidato al pm Eugenio Albamonte, contempla il reato di "offesa alla libertà del Presidente della Repubblica" (articolo 277 del codice penale). A determinare il via all'inchiesta è stata una segnalazione dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Roma che stanno portando avanti una serie di accertamenti finalizzati a identificare l'autore del post incriminato, che sarà poi iscritto sul registro degli indagati. E pertanto è probabile che il nome di Vittorio Di Battista venga iscritto sul registro degli indagati a breve. "Notizie giornalastristiche mi informano dell'apertura di un fascicolo di indagine aperto sul mio conto, presumo per vilipendio. Come tutti dicono, in questi casi, ho la massima fiducia nella Magistratura e la massima sfiducia nei confronti dei nostri 'reggitori'. Vi terrò al corrente ma sappiate che gli aranci non siciliani, mi causano bruciori di stomaco". Lo scrive su facebook Vittorio Di Battista, padre di Alessandro. 

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