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Il gesto dell'ombrellone: i gazebo salvano le ferie degli onorevoli

La consultazione di domenica di Lega e M5S sul contratto allunga i tempi. Se falliscono niente voto il 22 luglio. E i parlamentari si terranno poltrona e vacanze

Dario Martini
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Comunque vada le ferie degli onorevoli sono salve. Il voto estivo è ormai scongiurato, a prescindere se il contratto di governo tra Di Maio e Salvini vedrà la luce o meno. Non c' è più tempo, infatti, per indire le elezioni il 22 luglio, ultima data disponibile. Tutti rimandati a settembre, dopo un immeritato riposo agostano al quale i parlamentari fino ad oggi non hanno mai rinunciato nemmeno sotto tortura. Lega e 5 Stelle l'hanno tirata troppo per le lunghe. Il protrarsi della trattativa e la decisione di sottoporre l'accordo al vaglio degli elettori, questo fine settimana nei gazebo per la Lega e sulla piattaforma Rousseau per il M5S, ha fatto sì che non ci siano più giorni a disposizione per andare a votare a fine luglio. Anche i grillini allestiranno banchetti nelle piazze per illustrare l' accordo ai militanti. A differenza dell' iniziativa del Carroccio, però, la "gazebata" pentastellata avrà solo scopo informativo. Queste operazioni si concluderanno il 20 maggio. Se tutto andrà per il verso giusto, il giorno seguente Di Maio e Salvini potranno andare da Mattarella per annunciargli di essere pronti ad avviare la strana unione... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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